Alessandro Marescotti: «Questa ricerca pubblicata su una rivista internazionale di alto profilo scientifico conferma l’eccesso di mortalità»
«Dal 2011 al 2019 sono morte 1020 persone in più nei tre quartieri più vicini all’area industriale».
A rimarcare i malefici effetti dell’inquinamento è, dalla propria pagina Fb, l’ambientalista Alessandro Marescotti.
«Adesso lo sa la comunità scientifica internazionale, grazie alla pubblicazione su Environmental Research. Come si calcola l’eccesso di mortalità? Si applica un algoritmo che fornisce la MORTALITA' ATTESA calcolata in base al dato regionale e la si confronta con la MORTALITA' OSSERVATA. Si fa la differenza e viene fuori l'eccesso di mortalità. Che è per di 1020 persone decedute in più dal 2011 al 2019 per i tre quartieri nord di Taranto, i più vicini alle ciminiere.
Questa ricerca pubblicata su una rivista internazionale di alto profilo scientifico conferma un eccesso di mortalità nei tre quartieri più vicini all’area industriale di Taranto. E ci spinge a chiedere azioni risolutive perché è evidente, dai dati pubblicati, che ogni anno che passa muoiono troppe persone che hanno la sola colpa di vivere troppo vicine alla ciminiere. Una palese violazione del diritto alla vita che lo Stato avrebbe il dovere di proteggere.
Secondo l’indagine pubblicata sul sito www.sciencedirect.com. e dalla rivista Enviromental Research, «la città di Taranto mostra diseguaglianze rilevanti in termini di mortalità tra i quartieri settentrionali, più prossimi alla zona industriale (Paolo VI, Tamburi e Città Vecchia-Borgo), con un eccesso di mortalità evidenziato nell’arco di 10 anni descritto da SMR sempre superiore a quello dell’intero Puglia, con punte superiori al 50% tra il 2015 e il 2017 sia nelle donne che negli uomini. I significativi eccessi di mortalità sono aumentati dal 2011 al 2020 e si sono progressivamente estesi in diversi quartieri della città di Taranto. Rispetto al regionale Puglia, abbiamo registrato un eccesso di mortalità del 68% per gli uomini residenti nel distretto Paolo VI nel corso dell’anno 2019. Nei 3 quartieri nord della città sono stati registrati 1020 decessi in eccesso con significatività statistica confermata.
I nostri dati sono coerenti con quelli di studi condotti nell’ambito di indagini nazionali e regionali che hanno evidenziato aumento della mortalità per tutte le cause e per cause specifiche, nonché aumento della morbilità e incidenza di tumori nella città di Taranto o in alcuni quartieri (caratterizzati anche per forte degrado socioeconomico) vicino all’acciaieria».