REGIONE - Assegno di fine mandato: monta la polemica fra Antonella Laricchia e il Movimento 5 Stelle
«Conte ci sta prendendo in giro o è stato preso in giro dai 4 eletti del M5S in maggioranza?»
Sulla vicenda degli assegni di fine mandato ai consiglieri regionali, Antonella Laricchia, la prima ad aver gridato allo scandalo e l’unica a non aver votato il provvedimento (che è invece stato sostenuto da tutti i partiti, di maggioranza e minoranza), interviene con un post pubblicato sul proprio profilo Fb, che vi proponiamo integralmente.
«A “Il Mattino di Foggia” Conte ha dichiarato di essere a conoscenza di quello che sta accadendo in Puglia, perché ne ha parlato con i quattro consiglieri regionali del M5S entrati in maggioranza e ha aggiunto che “va abrogato quel Trattamento di Fine Mandato” dicendo che “il M5S su questo sarà in prima fila per abrogare quella norma, per eliminare quella norma”.
Questa è la PROPAGANDA?
I FATTI dicono che dopo i mea culpa e gli annunci estivi sulla volontà di abrogare il Trattamento di Fine Mandato, di fatto tutta la vecchia politica (destra, sinistra e parte del M5S), riunita, si è limitata ad alzare dall’1 al 2% l’accantonamento mensile a carico di ciascun consigliere. Per questo ho presentato un subemendamento per abrogare l’emendamento sostitutivo al testo della pdl Tutolo e ritornare alla formulazione originaria, che prevedeva l’abrogazione del TFM.
Il 16 settembre la mia proposta di ABROGAZIONE è stata bocciata da tutti in Commissione, destra, sinistra e dai due commissari del M5S (smentendo dunque le parole di Giuseppe Conte).
Quindi rimane la retroattività (dunque decine di migliaia di euro di soldi dei pugliesi regalati a ogni singolo consigliere regionale che vi aderirà) e una trattenuta del 2% mensile (molto lontana dalle percentuali di un lavoratore qualunque, che si aggirano intorno al 7-8%) per gli anni futuri (quindi il resto dell’importo sarà a carico dei pugliesi).
Una presa in giro appunto e milioni di euro sottratti ai pugliesi per questo privilegio.
Non facciamoci prendere in giro, né da Conte, né da tutti i partiti (destra, sinistra e M5S), né da Emiliano (che spero faccia seguire, alle sue condivisibili parole di sdegno, atti concreti in Consiglio Regionale, per l’abrogazione del TFM, che in realtà nella legge è chiamato “Assegno di Fine Mandato”.)
Non molliamo (io ripresenterò proposte in Aula, sia per l’abrogazione sia per per non far spendere un solo euro ai pugliesi), facciamo sentire la nostra voce».
Antonella Laricchia