Stretta del Dipartimento regionale della Salute sui certificati di esenzione dal vaccino, che possono essere rilasciati solo dai medici vaccinatori e non dai medici di base
La Asl di Brindisi ha segnalato alla Procura della Repubblica i certificati rilasciati dai medici di base agli operatori sanitari per giustificare la mancata vaccinazione di questi ultimi. A svelarlo è il direttore generale dell'azienda sanitaria brindisina, Giuseppe Pasqualone. Le esenzioni dal vaccino possono essere, infatti, disposte solo dai medici vaccinatori.
La Asl di Brindisi ha segnalato alla Procura della Repubblica i certificati rilasciati dai medici di base agli operatori sanitari per giustificare la mancata vaccinazione di questi ultimi. A svelarlo è il direttore generale dell'azienda sanitaria brindisina, Giuseppe Pasqualone. Le esenzioni dal vaccino possono essere, infatti, disposte solo dai medici vaccinatori.
«Siamo chiamati a gestire casi di sanitari che non si sono vaccinati - afferma Pasqualone - e che hanno presentato certificati medici pur di evitare il vaccino, ma i giudici hanno dato loro torto. Ciò fa capire che questi medici non conoscono le regole, le circolari ministeriali e del commissario di governo. Dovrebbero, invece, sapere che gli unici a poter dispensare dal vaccino sono i medici vaccinatori. Questi comportamenti anomali, e talvolta maldestri, li abbiamo segnalati all'Ordine dei medici e all'autorità giudiziaria.
Sono state presentate certificazioni poi sconfessate dagli specialisti che hanno detto esattamente il contrario - aggiunge Pasqualone - di quanto attestato dai medici di medicina generale. In alcuni casi sono state certificate patologie, come quelle allergiche, per le quali il vaccino è addirittura raccomandato».
Il Dipartimento Salute della Regione Puglia ha chiesto ai direttori di tutte le Asl e degli ospedali pugliesi di comunicare, entro le 12 di oggi, il numero delle esenzioni dal vaccino concesse dai medici vaccinatori. La Asl di Brindisi, unica in Puglia ad avere finora adottato provvedimenti di sospensione dal lavoro nei confronti di propri dipendenti non vaccinati, con lettere di diffida ha esortato ad immunizzarsi gli operatori sanitari che risultano ancora oggi privi di protezione vaccinale contro il Covid-19.
Questi operatori dovranno vaccinarsi dal 22 al 27 settembre. Se ciò non dovesse avvenire i loro nominativi saranno segnalati agli Ordini professionali di appartenenza che provvederanno alla sospensione. Sono 147 i sanitari non vaccinati ai quali la stessa Asl brindisina aveva chiesto di giustificare la mancata immunizzazione. Le lettere di diffida hanno riguardato, tra questi, tutti coloro i quali non hanno fornito valide giustificazioni.
«Nel merito, gli specialisti che abbiamo interpellato - chiarisce il direttore generale Giuseppe Pasqualone - hanno dichiarato, con dettagliate relazioni che abbiamo prodotto in giudizio, esattamente il contrario di quanto scritto dai medici di base. Poi ci sono i furbi, i quali non hanno scritto che il loro assistito non si può vaccinare, ma hanno rilasciato un certificato medico di malattia che, in alcuni casi, viene reiterato per poter prolungare l'astensione dal lavoro»