«Torre Moline ha tutte le autorizzazioni. Il Comune può solo vigilare affinchè tutto si svolga così come autorizzato e che nulla vada storto a discapito del nostro territorio»
Non poche polemiche si sono sollevate, negli ultimi giorni, per il tipo di intervento di dragaggio del porto di Campomarino, che la società Torre Moline sta eseguendo. Giovanni Maiorano, dal proprio profilo Fb, riepiloga tutta la vicenda.
«So che può essere un’impresa ardua, ma per rispetto alle tante persone che in queste ore mi stanno chiedendo informazioni su quanto sta accadendo a Campomarino in questi giorni, proverò a raccontare in maniera sintetica e semplice l’intera vicenda.
- Il Porto di Campomarino ha bisogno di essere dragato.(questa è l’unica cosa sulla quale siamo tutti d’accordo, vero?)
- per anni il Comune di Maruggio e la società Torre Moline si sono “battuti” in Tribunale per capire a chi competevano le spese per dragare. Inutile dire che secondo il Comune le spese dovevano essere a carico di Torre Moline e viceversa.
- la vicenda giuridica si conclude (dopo anni) in Consiglio di Stato dove viene deciso che il dragaggio era di competenza esclusiva di Torre Moline. Il Comune aveva ragione.
- Negli anni di cause. però, il Comune non rimane fermo, partecipa e vince un bando in cui si aggiudica circa 3 milioni di euro (qualora il dragaggio fosse stato a carico suo) e studia un progetto per riportare la batimetria all'interno dell’intero porto ad una profondità di 5 mt. I sedimenti composti da sabbia e poseidonia in putrefazione (analizzati e non tossici) sarebbero stati sversati in mare a circa 7 miglia dalla costa.
- Come dicevamo, dopo che Torre Moline viene “condannata” a dragare il porto, il Comune ed il suo progetto devono uscire di scena. Non si possono mica spendere 3 milioni di euro di soldi pubblici per favorire un privato...
- Cosa succede quindi? Torre Moline presenta e si fa approvare (da Regione, Provincia, Arpa, Asl) il proprio progetto suddiviso in lotti. Il primo lotto prevede l’aspirazione dei sedimenti siti all’ingresso del porto, fino a ripristinare un’altezza di 1,5 mt. I sedimenti composti da sabbia e Poseidonia in putrefazione (analizzati e non tossici) così come autorizzato, vanno a collocarsi sulle spiagge alla destra del porto stesso per il ripascimento delle dune.
Il Comune cosa fa in questo frangente? Si oppone a questo progetto ma chi è deputato ad autorizzare, autorizza senza dare ascolto al Comune.
- Una piccola parentesi: nel frattempo la Regione Puglia avvia le procedure per revocare la concessione a Torre Moline in quanto inottemperante alla buona gestione del porto, ma poi lei stessa annulla il procedimento. Per me un mistero, ma questo è un altro discorso.
- a maggio scorso, Torre Moline avvia le procedure per il dragaggio, tipo quello che è stato avviato in questi giorni, ma mancavano alcune autorizzazioni. Il Comune che fa? Sequestra il cantiere e i lavori vengono bloccati.
- passa l’estate, le ultime autorizzazioni arrivano e Torre Moline dà avvio al primo lotto (così chiamato). Progetto da quanto risulta regolarmente autorizzato dagli organi preposti ( non dal Comune).
- Al Comune cosa rimane da fare? Vigilare che tutto si svolga così come autorizzato e che nulla vada storto a discapito del nostro territorio. Deve compiere altre azioni? Non lo so, di sicuro non li annuncerebbe su FB
- qualcuno ci propone, ci esorta ad andare a fare le barricate sul cantiere per bloccare fisicamente i lavori.Ma per quale motivo se al momento ci sono tutte le autorizzazioni? E se blocchiamo illegalmente i lavori (facendo magari anche un favore a chi li deve pagare) poi che facciamo? Questa estate ci ritroviamo tutti a manifestare lamentando il mancato dragaggio del porto?
- è utile ricordare che all’interno del nostro porto esiste un comando della Capitaneria di Porto, deputata al controllo anche di questo tipo di lavori.
- ultimissima cosa... Sono anni ormai che su mia richiesta tutte le carte riguardanti questa storia infinita vengono inviate per conoscenza e puntualmente alla Procura della Repubblica.
Sperando di essere riuscito a fare cosa gradita».
Giovanni Maiorano
Vice sindaco di Maruggio