Fondamentale anche quest’anno la vaccinazione antinfluenzale. Il vaccino è sicuro, previene sia l’influenza che le sue complicanze
Anche quest’anno la direzione strategica ASL Taranto dà il buon esempio, sottoponendosi alla vaccinazione antinfluenzale. Come accade ormai da diversi anni, stamane il direttore generale Stefano Rossi, la direzione strategica, Cosimo Nume, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Taranto, con Ignazio Aprile e Mario Marranzini, in rappresentanza rispettivamente dei medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta, si sottopongono alla vaccinazione antinfluenzale. Somministratore il dottor Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione, da sempre in prima fila per la prevenzione e la promozione delle vaccinazioni e, con il suo gruppo, impegnato ormai da un anno in prima fila nella gestione della campagna vaccinale anti Covid.
«La vaccinazione antinfluenzale anche quest’anno si conferma il mezzo più efficace e sicuro per prevenire sia l’influenza che le sue complicanze – ha affermato Stefano Rossi, direttore generale ASL Taranto – Essa permette anche una riduzione degli accessi al pronto soccorso e ai reparti ospedalieri».
Obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale è la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Per questo motivo, i principali destinatari dell'offerta di vaccino antinfluenzale sono le persone di età pari o superiore a 65 anni, nonché le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicazioni a seguito di influenza. Sulla base della Circolare del Ministero della Salute dell’8 aprile 2021 “Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2021-2022”, il vaccino antinfluenzale è gratuito e fortemente raccomandato per i soggetti con età superiore ai 65 anni, alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo post partum, ai soggetti dai 6 mesi ai 64 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, in particolare soggetti affetti da patologie croniche polmonari, cardiocircolatorie, diabete e obesità, immunodepressioni congenite o acquisite, malattie croniche neuromuscolari e soggetti che devono essere sottoposti a importanti interventi chirurgici, ai ricoverati presso strutture per lungodegenti, familiari di soggetti fragili, personale sanitario, addetti ai pubblici servizi (ad esempio forze dell’ordine).
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata nella fascia d’età 60-64 anni e, con l’obiettivo di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani, è raccomandata anche nella fascia di età 6 mesi - 6 anni.
Una quota di dosi è già in distribuzione oggi e domani ai medici di Medicina generale. La campagna continua fino a novembre.