sabato 23 novembre 2024


31/03/2010 07:53:20 - Manduria - Politica

«Ci tufferemo subito al lavoro»

 
Paolo Tommasino è il nuovo sindaco di Manduria. A capo di uno schieramento di centrodestra, il dott. Tommasino ha centrato l’elezione, nel rispetto dei pronostici, al primo turno, ottenendo il 51,34% dei voti.
Troppo forte la sua coalizione, che contava sul sostegno di ben 5 liste: oltre a quella del PdL, la lista Girardi, l’Alleanza di Centro, l’Udeur e la lista Giovani per Manduria. Una corazzata, che non ha avuto grosse difficoltà ad affondare un centrosinistra diviso in più tronconi e con qualche area ben determinata del Pd che, nel migliore dei casi, è rimasta alla finestra. In questa situazione, nulla di più poteva fare il sindaco uscente Francesco Massaro, che ha chiuso la competizione con un dignitoso 31,8%.
Leggermente al di sotto delle aspettative il risultato degli altri schieramenti. Cosimo Lariccia, che era sostenuto da Udc e Io Sud, ha ottenuto 1.745 voti, pari all’8,64%. Cecilia De Bartholomaeis, candidata a sindaco per Verdi e Italia dei Valori, ha invece ottenuto il consenso di 1.574 elettori (pari al 7,79%).
Poche manciate di voti, infine, per Pompilio Rizzello e per la sua lista Sud Libero: 82 voti per il candidato a sindaco, pari allo 0.4%.
Lo scrutinio delle Comunali ha decretato come primo partito di Manduria il PdL, che ha ottenuto 4.762 consensi, pari al 24,53%. Tutto sommato soddisfacente il 21,46% del Pd (che equivale a 4.166 voti). Ottimi risultati, quindi, per la Lista Girardi (3.030 voti, pari al 15,61 %) e Alleanza di Centro per Pionati (2.016 voti, pari al 10,38%).
Conquistano un seggio l’Udeur (3,29%) e Sinistra, Ecologia e Libertà (5,27%). I Verdi passano da uno a due seggi. Due seggi anche per l’Udc, mentre resta fuori dal Consiglio Comunale l’Italia dei Valori (appena il 2,39%).
«Sapevamo che avevamo i mezzi per vincere, ma non eravamo certi di poterlo fare direttamente al primo turno. Anche se qualche speranza, in tal senso, c’era…» ammette il nuovo sindaco di Manduria, dott. Paolo Tommasino. «Durante tutta la campagna elettorale, la gente, manifestandoci palesemente il proprio consenso, ci ha anche trasmesso la propria voglia di cambiare e, quindi, di dare una sterzata alla vita amministrativa di questa città. Non è stato però facile. Questo è stato un successo di squadra, al cui raggiungimento tutti hanno contribuito. Ora occorre rimboccarci le maniche per metterci immediatamente al lavoro».
Non essendo più necessario il ballottaggio per decretare il nuovo primo cittadino di Manduria (proprio come accadde cinque anni fa per l’elezione di Francesco Massaro), per Paolo Tommasino è già tempo di iniziare a stabilire, insieme ai dirigenti dei partiti che lo hanno sostenuto, la composizione della nuova giunta.
«Al momento non esiste alcun accordo» è la risposta del sindaco Tommasino. «Ci metteremo attorno ad un tavolo, analizzeremo il risultato e decideremo, collegialmente, i nomi degli assessori».
Non è certo, neppure, se si favoriranno gli eletti oppure se sceglieranno anche assessori esterni.
«Sono degli aspetti che stabiliremo successivamente» taglia corto Paolo Tommasino.
Secondo alcune indiscrezioni, l’unico accordo già stabilito è l’indicazione del dott. Leo Girardi come possibile nuovo presidente del Consiglio Comunale.
 










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