La mostra è stata organizzata per la prima volta nel 2013 dal Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas
“Com’eri vestita?”: dal 10 al 18 novembre 2021 fa tappa all’Università del Salento la mostra itinerante contro gli stereotipi che colpevolizzano le vittime di stupri nata sulla scia dell’esposizione “What were you wearing?”, organizzata per la prima volta nel 2013 dal Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas. La mostra, allestita nello spazio interrato dell’edificio 5 del Complesso Studium 2000 (via di Valesio, Lecce) su iniziativa del CUG – Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo, è stata adattata al contesto italiano dall’Associazione Libere Sinergie di Milano e portata in Puglia dall’Associazione Sud-Est Donne.
L’inaugurazione è in programma mercoledì 10 novembre alle ore 18; interverranno il Rettore Fabio Pollice, la Delegata alle Politiche di genere Anna Maria Cherubini, la Consigliera Nazionale di Parità supplente Serenella Molendini, la Presidente del CUG UniSalento Monica Mc Britton e la Presidente dell’Associazione Sud Est Donne Angela Lacitignola. La mostra si potrà visitare dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20.
«L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività del CUG di prevenzione della violenza di genere», spiega la professoressa Monica Mc Britton, «La mostra mette infatti in discussione i pregiudizi e gli stereotipi che emergono nei confronti delle vittime, spesso ritenute responsabili dei maltrattamenti subiti. E lo fa esponendo gli abiti indossati dalle vittime al momento della violenza subita: vestiti che tutte le donne utilizzano nella vita quotidiana, che raccontano 17 storie di abusi. In modo efficace, la mostra ci rende dunque più consapevoli che la violenza non è un effetto prodotto dal comportamento delle donne, ma ha cause più profonde che debbono essere indagate e contrastate».