La donna e suo marito hanno chiesto a due medici dell’ospedale di essere padrino e madrina del piccolo nel giorno del battesimo
Nonostante tutto, la storia è a lieto fine. E commovente, questa volta senza alcuna retorica. Prima la diagnosi di un tumore al seno, poi le speranze infrante di diventare mamma per la seconda volta a causa della menopausa precoce indotta dalle cure. E poi la rinascita con una scoperta che ha lasciato increduli anche i medici: Chiara, leccese di 28enne da anni trasferitasi a Manfredonia, in quella fase difficile della sua vita ha scoperto di essere incinta e ora lei e il marito Lorenzo stringono tra le braccia Enea il loro secondogenito nato nove mesi fa.
La storia
È una storia di rinascita, di forza, di lotta. Di speranza e di un insegnamento che spesso sembra solo un incitamento o un suggerimento ma questa volta è diventato una splendida realtà: non arrendersi mai. Chiara ha scoperto la meravigliosa notizia durante esami di routine. E mai poteva immaginare che dopo il calvario subito a causa di medicinali e cure potesse coronare il sogno di avere un altro figlio. E invece così è stato: il piccolo Enea ha superato ostacoli ed è il simbolo della vita. La storia è raccontata dal reparto Breast Unit del Policlinico Riuniti di Foggia coordinato da Marcello Di Millo e tutta la sua equipe.
Ma non è tutto. Perché la coppia di genitori ha deciso di omaggiare i medici dopo questa splendida storia. Chiara ed il marito Lorenzo, infatti, hanno chiesto al dottor Di Millo e alla case manager del reparto di Senologia Chirurgica, Alessandra Ena, di essere padrino e madrina del piccolo l'8 dicembre quando ci sarà il suo battesimo.
Foto d’archivio non inerente la notizia