L’intervento, integrale, del consigliere comunale Agostino Capogrosso (GEA)
Vi proponiamo il testo integrale dell’intervento che il consigliere comunale Agostino Capogrosso ha fatto a nome dell’intero gruppo consiliare GEA.
«Ci rivolgiamo a Lei (e a chi altrimenti!), per illustrare meglio la posizione che il gruppo consiliare GEA sta per intraprendere!
Le abbiamo chiesto in più occasioni di fare autocritica, non solo Lei, ma tutti quanti noi. Chi ricopre ruoli cruciali nella macchina amministrativa non può fare scelte dettate dall'orgoglio, ma deve prendersi la responsabilità della crisi in essere e ricostruire, alimentando un sano dibattito interno.
Era il minimo che ci aspettavamo e che la Città si aspettava.
Non sono state valutate nella giusta dimensione, e a dire il vero, a volte “mortificate” le competenze che la città, con il proprio voto, ha voluto fossero parte attiva ed amministrativa nella coalizione che ha vinto le elezioni!
Nonostante venissero ignorate quasi del tutto le nostre proposte, gli esponenti del gruppo GEA non hanno mai smesso di interfacciarsi con i cittadini, valutando CON ATTENZIONE, critiche ed elogi a questa amministrazione, di cui, SIAMO PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE.
GEA ha dimostrato che ogni sua azione, finalizzata a risolvere i tanti problemi che attanagliano la città, è frutto di una valida visione politico-amministrativa ma anche di competenza tecnico-amministrativa. Tutte le soluzioni finora proposte e i lavori effettuati nelle commissioni ne sono la tangibile dimostrazione.
Non è necessario, in questa circostanza elencarle tutte, ma per alcune è il caso di farlo, anche per far chiarezza ai “detrattori e leoni da tastiera”.
SINDACO, abbiamo depositato numerose proposte di progetto che potessero essere utilizzate per intercettare i fondi del PNRR. Parliamo di ben 18 PROPOSTE, tutte singolarmente circostanziate ed illustrate a Lei, alla giunta e ai nostri colleghi consiglieri.
Il gruppo GEA è intervenuto pesantemente sul Piano del Commercio, votato poi all'unanimità in C.C. Un documento strategico per lo sviluppo di un importante comparto economico della nostra città.
Avremmo voluto fornire il nostro apporto alla stesura della programmazione culturale estiva, piuttosto che conoscerne i contenuti a posteriori e dover prendere atto amaramente dei risultati avuti!
Abbiamo formalizzato in commissione soluzioni migliorative per evitare lo scarico in mare, contestando di fatto il progetto di AQP sul depuratore consortile.
Abbiamo individuato un nuovo sito da destinare a isola ecologica a San Pietro in Bevagna, che permettesse di raggiungere comunque l’obiettivo ma con un impatto ambientale e paesaggistico praticamente nullo.
Abbiamo sollecitato affinché si trovassero soluzioni, e si portassero nelle rispettive commissioni, anche altri
temi spinosi ma estremamente importanti.
Ci riferiamo alla questione cattivi odori e alla discarica “Manduriambiente”, che continua a presentare progetti "a modo proprio", necessari a “dilatare” la Sua presenza sul nostro territorio, DIMENTICANDO invece, i “RISTORI AMBIENTALI” dovuti per la “ferita ambientale” procurata alla Città!
Il Piano Comunale delle Coste, questo “sconosciuto” che non ha visto PER NIENTE la partecipazione di tutti coloro che ne hanno diritto e che avrebbero potuto fornire invece un valido contributo, così come previsto dalla Legge Regionale sulla PARTECIPAZIONE.
Il rinnovo delle Concessioni Balneari fino al 2033 è stata di fatto una “forzatura”, effettuata pur sapendo che era in corso un giudizio presso il Consiglio di Stato che ha poi bocciato definitivamente questi rinnovi!
Il Consiglio comunale monotematico sul depauperamento dell’ospedale M. Giannuzzi, che attraverso l’emendamento presentato dal Gruppo GEA, almeno ha impegnato i vertici sanitari a seguire un cronoprogramma, evitando così che il tutto si risolvesse in una pietosa "passerella".
E infine ma non ultimo, il PUG, con il suo "incomprensibile” ritardo nel dare risposta ai cittadini!
È proprio questo bisogno di “partecipazione attiva” NON ASCOLTATO, teso a contribuire in maniera costruttiva ai problemi “dimenticati” della città, che ci porta ad abbandonare l’aula.
Decisione sofferta? NO; non c'è sofferenza quando si sceglie la strada giusta!
L'aula consiliare, da luogo istituzionalmente deputato al dibattito politico non può e non deve diventare un luogo di ubbidienza e di supporto incondizionato alle azioni di governo.
Pertanto, se finora il gruppo GEA è stato, a Suo dire, superfluo e non indispensabile, per lo stesso motivo riteniamo che l’abbandono dei lavori consiliari sia oggi un atto necessario».