Intanto si è sviluppato un focolaio nel carcere di Taranto: 30 detenuti positivi, quasi tutti asintomatici
In flessione i casi nella provincia di Taranto nei primi tre giorni della settimana (lunedì, martedì e mercoledì): 139 contro i 197 della settimana precedente.
Intanto un nuovo focolaio di Covid 19 si sarebbe sviluppato nel carcere di Taranto (dopo quello del giugno scorso), con una trentina di contagiati tra i detenuti, quasi tutti asintomatici. Viene segnalato dal Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
I casi positivi sono emersi “questa mattina - sottolinea il segretario nazionale Federico Pilagatti - dai tamponi effettuati su alcuni detenuti che erano stati a stretto contatto con un altro paio di detenuti che avevano manifestato i sintomi della malattia. Ulteriori test verranno effettuati sulla popolazione detenuta e sul personale di polizia penitenziaria. Si spera che la vaccinazione di massa su poliziotti e detenuti dei mesi scorsi possa contribuire a tenere sotto controllo la situazione”.
Il Sappe contesta “all'Asl di Taranto di aver allentato le maglie dei controlli, all’amministrazione penitenziaria di aver continuato, nonostante un’epidemia in corso, a riempire il carcere di Taranto. E’ mai possibile che un penitenziario che potrebbe ospitare non più di 300 detenuti, sia arrivato a contenerne quasi a 700 utilizzando un piano del nuovo padiglione senza che però abbiano inviato i poliziotti penitenziari necessari?”.
L’organizzazione sindacale chiede, oltre a controlli più rigorosi sui green pass, “lo spostamento in altri penitenziari di almeno 200 detenuti, l’invio immediato di almeno 50 poliziotti poiché la situazione potrebbe degenerare con effetti devastanti; il blocco dell’ingresso di detenuti nuovi da parte del provveditore regionale. Se ciò non dovesse avvenire - conclude Pilagatti - il Sappe organizzerà nella città di Taranto una manifestazione molto eclatante”.