Il consigliere regionale interviene sulla vertenza occupazionale che riguarda i 51 lavoratori della Sanita Service in scadenza di contratto
«Sono stati definiti eroi, angeli quando nel pieno della pandemia hanno lavorato notte e giorno in circostanze difficili per fronteggiare l’emergenza all’interno dei reparti ad altissimo rischio negli ospedali Covid della provincia ionica. Oggi, purtroppo, non sono più nulla. La vicenda che riguarda i 51 lavoratori della Sanita Service, impresa convenzionata con la Asl di Taranto, in scadenza di contratto il prossimo 30 novembre rappresenta un segnale di disinteresse nei confronti di chi ha soddisfatto con dedizione e spirito di servizio le esigenze del sistema sanitario ionico in un periodo durissimo».
Questo è quanto dichiara il consigliere regionale Giacomo Conserva, componente della III Commissione regionale Sanità.
«Gli ausiliari in questione – aggiunge Conserva - hanno garantito servizi necessari durante il lockdown e anziché ricevere un ringraziamento da parte dei vertici dell’Asl piuttosto che dal presidente Emiliano, vengono licenziati senza un minimo di considerazione e nella totale indifferenza istituzionale. Hanno dato il massimo svolgendo un duro, faticoso e spesso usurante lavoro con turni massacranti e in alcuni casi in condizioni lesive della dignità umana. Le intenzioni dell’Asl di Taranto pare siano quelle di non rinnovare nessun contratto di collaborazione per i lavoratori, motivando tale scelta per via della procedura concorsuale in corso per 40 pulitori bandita dalla Sanita Service. In altre realtà, come ad esempio nelle Asl di Lecce e Brindisi, si è provveduto a valorizzare e, successivamente, stabilizzare il personale precario assunto. A Taranto questo non accade. Evidentemente i nostri ‘eroi’ sono diversi e non servono più.
Ho presentato nei giorni scorsi una interrogazione urgente per chiedere chiarimenti sulla vicenda e valutare una eventuale proroga. Il presidente Emiliano, nonché assessore alla Sanità, non può far finta di nulla e ignorare questa situazione. I 51 lavoratori meritano risposte chiare e concrete» ha concluso il consigliere regionale Giacomo Conserva.