«Vengono votati solo gli appartenenti ad alcune categorie specifiche»
«Prima di fare alcune considerazioni e valutazioni sul voto del 28 e 29 marzo, vogliamo ringraziare i 464 elettori che hanno votato la lista di Italia dei Valori, ponendo la fiducia alla politica di trasparenza e di costante informazione svolta in questi anni al servizio dei cittadini.
Ancora una volta i manduriani hanno voluto premiare molti consiglieri comunali
che appartengono ad alcune categorie specifiche:
1) DOTTORI E INFERMIERI CHE OPERANO NELLA STRUTTURA OSPEDALIERA;
2) GESTORI DI PATRONATI;
3) PROFESSIONISTI CHE OCCUPANO RUOLI PUBBLICI O, COMUNQUE, AD ESSI DIRETTAMENTE RICONDUCIBILI;
Vi siete mai chiesto come mai vengono eletti tanti consiglieri che operano in
questi organismi?
Forse esiste la possibilità che in queste strutture, in larga parte, viene fatto passare per “favore” tutto ciò che è un diritto? Se fosse così, sarebbe davvero vergognoso sfruttare il ruolo pubblico per scopi personali. Oramai, nasce anche il sospetto che per favorire il clientelismo, alcuni servizi pubblici non devono funzionare bene.
Se poi al clientelismo si aggiungono le false promesse e (secondo voci in attesa di conferma), altri strumenti poco leciti di convincimento. Di che cosa vogliamo meravigliare se poi, una volta eletti, i politici non si occupano del bene pubblico ma di recuperare, magari con gli interessi, quanto speso durante la campagna elettorale?
In questo contesto chi fa politica attiva ed è presente sul territorio, chi ascolta il popolo e si fa portavoce delle problematiche, non ha possibilità di una lunga carriera politica. Infatti appare chiaro che il voto è per molti merce di scambio, non una libera espressione.
Se tutto ciò dovesse rispondere a vero, Manduria e il suo territorio è condannato a rimanere per sempre indietro nel tempo.
Comunque, anche se non saremo presenti in consiglio comunale, per chi ci
vuole, noi saremo sempre presenti e vigili nell’interesse di Manduria e dei
Manduriani».
Italia dei Valori
Sin qui l’analisi dell’Italia dei Valori. Noi ci permettiamo di fare solo alcuni distinguo: non si può sparare nel mucchio e colpire tutti, partendo dal presupposto che tutti gli altri sono scorretti e solo chi esprime l’analisi del voto è al di sopra di ogni sospetto. Crediamo che la gente non capirebbe. Io credo che bisognerebbe anche fare un altro tipo di analisi. In cinque anni l’Italia dei Valori non si è mai trasformato in un vero partito a Manduria, essendosi sempre riconosciuto in Arcangelo Durante. E questo si è trasformato in un limite enorme. Tanto è vero che la lista era composta da appena 21 candidati su un massimo di 30. E di questi ben 11, più della metà, non ha riportato neppure un voto (di solito, chi si comporta così, evitando anche di votarsi, non crediamo che abbia accettato la candidatura con molta convinzione) e altri 5 hanno riportato o un voto o 3 voti. Sono 4 candidati sono andati in doppia cifra (ovvero più di 10 preferenze).
Comprendiamo l’amarezza di Durante, ma l’analisi deve essere completa. E questi dati, ovvero, una lista monca di 9 candidati e poi con altri 11 che non hanno riportato neppure un voto, indipendentemente dal modo degli altri di ottenere le presenze, non poteva che far presagire una dura sconfitta.
Ciò solo per onore di verità.
La Redazione