Un 28enne, un 30enne e un 31enne di Erchie lo avevano punito per aver intrattenuto una relazione clandestina con la ragazza di uno dei sequestratori
Una spedizione punitiva in piena regola quella avvenuta il 5 ottobre 2020 ad Erchie ai danni di un 27enne e per la quale i carabinieri hanno individuato i tre presunti responsabili: si tratta di un 28enne, di un 30enne e di un 31enne, tutti del paese brindisino.
Quel giorno la vittima del pestaggio fu caricato a bordo di un’auto, trasportato nelle campagne e picchiato. I tre indagati - uno posto ai domiciliari, gli altri due sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria - sono stati raggiunti da un provvedimento restrittivo emesso dal gip del tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di sequestro di persona e lesioni personali gravissime aggravate. Altre tre persone, sempre residenti a Erchie, sono indagate a piede libero per favoreggiamento. Le indagini sono partite il giorno stesso dell’aggressione, quando una pattuglia dell’Arma, durante un ordinario controllo in campagna, ha scoperto tre giovani del posto che trasportavano su un’auto il 27enne di Erchie, bloccato sul sedile posteriore e col volto tumefatto. Sul momento, la vittima aveva fornito informazioni confuse sulle cause delle lesioni e sul comportamento dei suoi aggressori, ma l’assenza di una denuncia aveva impedito approfondimenti tempestivi. Col tempo, però, è stata ricostruita l’intera vicenda.
Da quanto accertato, la vittima fu prelevata con un tranello e fatta salire a bordo dell’auto di uno dei tre indagati, portato nelle campagne e percossa perché reo di avere intrattenuto una relazione sentimentale clandestina con la fidanzata di uno dei sequestratori. Condotto in ospedale, il 27enne dichiarò di essere caduto accidentalmente e che i suoi tre amici gli avevano prestato soccorso.