Rinviata al 17 marzo prossimo la prima udienza sul ricorso presentato dall’associazione Genitori Tarantini e dal piccolo Andrea contro le Acciaierie Ilva
Due importanti e positive novità sono arrivate ieri all’associazione Genitori Tarantini. La stessa associazione le rende note attraverso un comunicato, che vi proponiamo integralmente.
«La prima riguarda l’udienza del 2 dicembre 2021 davanti al Collegio del Tribunale di Milano, sezione specializzata in materia d’impresa, fissata per discutere sul ricorso di dieci membri dell’associazione Genitori tarantini e il piccolo Andrea, in persona della sua genitrice, per azione inibitoria collettiva promossa contro le Acciaierie Ilva a tutela della salute, della salubrità ambientale e del diritto al clima di chi vive nella città jonica e zone limitrofe. Tale udienza è stata rinviata al 17 marzo 2022, ore 12;15, per consentire ai ricorrenti di replicare alle difese ed allegazioni documentali delle parti resistenti, con facoltà di depositare nuova documentazione e nuove relazioni tecniche.
L’associazione Genitori tarantini è lieta di informare che gli avvocati Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni sono già al lavoro per elaborare le nostre repliche alle prospettazioni avverse, col nostro pieno supporto e totale fiducia.
La seconda notizia riguarda la risposta giunta in mattinata via e mail all’associazione da parte della Commissione europea, presieduta da Ursula von der Leyen, con la quale si informa che verrà chiesto allo Stato italiano il recente studio sulla mortalità a Taranto, già pubblicato sulla rivista scientifica di levatura mondiale “Envirnmental Research”. Nella stessa lettera, la Commissione europea concorda sulla priorità che va sempre data alla salute umana, come riconosciuto anche dalla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) nella sua sentenza del 24 gennaio 2019.
L’associazione Genitori tarantini conferma l’incessante impegno a favore della salute, della salubrità ambientale e del diritto al clima, fondamentali per il riconoscimento di una giustizia finalmente uguale per tutti».