Una nostra lettrice racconta la competenza e l’umanità dei dottori Pietro Fedele, Livio Ostillio e Carlo Sarandria
Taranto, ottobre 2021, mese della prevenzione del cancro al seno.
La diagnosi arriva come un fulmine a ciel sereno: carcinoma mammario. Mi sento come schiacciata da un macigno di dimensioni inestimabili e, inevitabilmente, l’angoscia prende il sopravvento. Resto immobile, con gli occhi sbarrati. La confusione è tanta e il cammino, lo so già, è lungo.
Sono passati tre mesi da quel giorno e, mentre nella mia testa resta indelebile il ricordo di quel terribile momento, nel mio cuore si fa spazio un sentimento di riconoscimento per l’equipe che mi ha presa per mano e accompagnata in questo percorso. No, non sono angeli, ma professionisti con grande competenza e umanità che hanno dedicato la loro vita alla senologia.
Amo definirli il “trio dell’eccellenza dalla diagnosi alla cura”. Sono loro: il dott. Pietro Fedele, il dott. Livio Ostillio e il dott. Carlo Sarandria, che silenziosamente e dignitosamente assicurano alle pazienti un’assistenza competente ed integrata ed offrono un servizio erogato in maniera ben organizzata e funzionale.
Tre professionisti di alto livello che hanno fatto della loro professione una missione al servizio delle donne. Dalla diagnosi all’intervento, tutto è organizzato in modo celere e fluido. A questo “trio dell’eccellenza” giunga il mio ringraziamento, per la competenza, per l’efficienza e per lo spessore umano e professionale.
Un particolare ringraziamento anche agli operatori sanitari della Casa di Cura Salus di Brindisi, presso la quale il dott. Fedele mi ha sottoposta all’intervento chirurgico: una clinica che vanta servizi sanitari di elevato livello qualitativo e personale attento e preparato.
R. M.
(foto d’archivio non inerente l’episodio narrato nell’articolo)