In Italia al 16% il tasso di occupazione delle terapie intensive Covid, in aumento al 22% l’occupazione dei reparti ordinari. In Puglia occupati l’8% dei posti letto delle terapie intensive e il 14% (+1%) delle aree non critiche
L’escalation dei contagi Covid sta mettendo a rischio la tenuta del sistema ospedaliero, con i reparti ordinari e le terapie intensive sempre più sotto pressione. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, ieri sono stati registrati in Italia oltre 200mila casi positivi (anche se va precisato che oltre 33mila casi sono legati a un ricalcolo della Regione Emilia-Romagna).
Nel bollettino di ieri si contano 1.467 pazienti in terapia intensiva, 39 in più in 24 ore, mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.827 (+463).
La situazione degli ospedali appare sempre più difficile stando a quanto emerge dai dati pubblicati dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che evidenzia come a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto per pazienti positivi al Covid nei reparti sale al 22%. L’occupazione delle intensive, con l’aggiornamento del 6 gennaio, sale invece al 16% a livello nazionale.
Vediamo, regione per regione, dove stanno aumentando di più ricoveri e terapie intensive secondo i dati Agenas.
Abruzzo: 13% Terapia Intensiva, 19% (+2%) area non critica
Basilicata: 3% (-1%) Terapia Intensiva, 20% area non critica
Calabria: 16% (+1%) Terapia Intensiva, 34% (+1%) area non critica
Campania: 10% (+1%) Terapia Intensiva, 20% (+1%) area non critica
Emilia Romagna: 16% Terapia Intensiva, 19% (+1%) area non critica
Friuli Venezia Giulia: 17% Terapia Intensiva, 24% area non critica
Lazio: 20% (+1%) Terapia Intensiva, 21% (+1%) area non critica
Liguria: 20% (-1%) Terapia Intensiva, 34% (+2%) area non critica
Lombardia: 15% Terapia Intensiva, 24% (+1%) area non critica
Marche: 20% (-1%) Terapia Intensiva, 24% area non critica
Molise: 5% Terapia Intensiva, 12% (-1%) area non critica
Bolzano: 17% (-1%) Terapia Intensiva, 15% (-1%) area non critica
Trento: 28% (+4%) Terapia Intensiva, 19% area non critica
Piemonte: 22% (+3%) Terapia Intensiva, 26% (+1%) area non critica
Puglia: 8% Terapia Intensiva, 14% (+1%) area non critica
Sardegna: 11% (+2%) Terapia Intensiva, 11% area non critica
Sicilia: 14% Terapia Intensiva, 26% (+1%) area non critica
Toscana: 17% (+1%) Terapia Intensiva, 18% (+1%) area non critica
Umbria: 14% (+1%) Terapia Intensiva, 27% (-1%) area non critica
Valle d’Aosta: 15% Terapia Intensiva, 42% (-3%) area non critica
Veneto: 19% (-1%) Terapia Intensiva, 19% (-2%) area non critica