Le misure restrittive a carico di soggetti residenti nelle province di Bari, Brindisi e Caserta
Telefonini, droga e altri oggetti sarebbero entrati nel carcere di Brindisi, lanciati dall’esterno o portati con altri stratagemmi. E’ quanto emerge da una inchiesta dei carabinieri, coordinata dalla procura di Brindisi, che ha portato all'esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare che dispongono in tutto 12 misure restrittive (un arresto in carcere, sei ai domiciliari e cinque obblighi di dimora) eseguite nelle province di Bari, Caserta e Brindisi.
Le accuse sono a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti aggravate dall’aver commesso i fatti presso un istituto penitenziario. I fatti si riferiscono a un periodo compreso tra il febbraio 2020 e il marzo 2021.