L’avv. Antonio Casto, responsabile della sede Codacons di Manduria: «Sarebbe ora auspicabile che l’Amministrazione rimborsasse tutti i cittadini che decisero di pagare il verbale nel periodo in cui è stato accertato il malfunzionamento della apparecchiatura»
Il Giudice di Pace di Taranto, in persona della dott.sa Liviana Digiorgio, con recente sentenza ha accertato l’illegittimità di un altro verbale relativo alla ZTL risalente al periodo di novembre 2020, disponendo l’annullamento e la condanna alle spese del Comune di Manduria.
Si tratta dell’ennesima soccombenza in materia per l'Ente, che si è visto sinora annullare costantemente dal Giudice di Pace i verbali della ZTL relativi al periodo in cui, è ormai acclarato, l’apparecchiatura non era funzionante per una anomalia nel sistema di rilevazione dell’orario.
«Gli utenti della strada che hanno deciso di impugnare i verbali delle cd. multe pazze della ZTL, stanno ottenendo l’annullamento degli stessi, per i motivi già sollevati da noi in sede di autotutela, ma ignorati dall’Amministrazione», riferisce l’avv. Antonio Eugenio Casto responsabile della sede Codacons di Manduria. «La scelta del sindaco di minimizzare l’accaduto (anche in Consiglio comunale in risposta a formale interrogazione del consigliere Dario Duggento) e, quindi, di non annullare i verbali nella fase stragiudiziale, non è stata felice, in quanto ha costretto i cittadini ingiustamente vessati a rivolgersi al Prefetto o al Giudice di Pace, con ovvio dispendio di energie fisiche ed economiche».
Cosa farà adesso il Comune con i tanti cittadini che decisero di pagare la multa pazza ZTL per evitare di rivolgersi all’autorità giudiziaria? Sarebbe auspicabile un segnale di distensione da parte dell’Amministrazione ed il rimborso in automatico di tutte le somme corrisposte dagli utenti della strada nel periodo in cui è stato accertato il malfunzionamento della apparecchiatura per il rilevamento dell'attraversamento nella zona a traffico limitato di Via XX Settembre.