Si tratta dei consiglieri Lamusta, Matino e Scialpi
Altro scossone all’interno dell’Amministrazione: tre consiglieri lasciano GEA e fondano il Gruppo misto di maggioranza. Si tratta di Luigia Lamusta, Michele Matino e Filippo Scialpi.
L’annuncio in uno scarno comunicato di meno di cinque righe, diffuso intorno alle 22 di ieri sera, che vi proponiamo integralmente.
«Dopo un percorso condiviso in questi primi 14 mesi di amministrazione, i consiglieri Lamusta, Matino e Scialpi hanno maturato idee di percorso diverse tali da far propendere per una divisione confluendo, questi ultimi, nel Gruppo misto di maggioranza» è riportato nella nota.
«Pur non essendo mai mancati gli spazi d’apertura necessari per esprimere qualsivoglia posizione, le sempre più differenti posizioni politiche hanno indotto alla separazione, nella certezza, comunque, di una continua collaborazione per la tenuta della maggioranza».
Dunque, Gea si divide in due tronconi, ma entrambi i gruppetti da tre consiglieri restano nell’alveo della maggioranza.
Le voci sulla scissione all’interno di Gea erano iniziate a circolare la settimana scorsa, smentite, però, da parte di alcuni interessati.
Nella nota a firma di Lamusta, Matino e Scialpi poco si dice sulle reali motivazioni che hanno portato questi tre consiglieri a lasciare il gruppo GEA. Si parla, molto vagamente, di “differenti posizioni politiche”, anche se resta il comun denominatore, almeno sulla carta, della condivisione del sostegno alla maggioranza.
Tanti i quesiti che si aprono in questo momento, ai quali, crediamo, arriveranno delle risposte, direttamente o indirettamente, nei prossimi giorni. Innanzitutto cosa ha generato la frattura in seno a GEA? Questo gruppo è rimasto compatto nei vari mesi in cui si è snodata la verifica, sino alla sua chiusura con l’avvicendamento in giunta. Nessuna frizione era trapelata neppure dopo la nomina dei due assessori.
Poi GEA, che ricordiamo essere il frutto di un percorso complesso (dapprima i quattro consiglieri di Città Più, quindi il passaggio ai Verdi, poi la costituzione di GEA con l’arrivo di Pesare e di Lamusta), si è sgretolato: le dimissioni dell’assessora, appena nominata, Alessandra Dimagli e, quindi, la frattura nel gruppo consiliare.
Nel frattempo nessuna decisione rilevante a livello politico è stata adottata dalla coalizione, che potesse aver creato differenti valutazioni.
Cosa è accaduto allora all’interno di GEA? Diverse posizioni sulle scelte delle due rappresentanti in giunta? O nuove opportunità che si aprono ora dopo che lo scranno occupato per qualche settimana da Alessandra Dimagli è vuoto? Già, questo secondo assessorato ora spetta ancora a GEA, il cui gruppo è rimasto con tre consiglieri? Oppure sarà assegnato al nuovo gruppo appena costituito?
E, ancora, all’orizzonte potrebbe esserci l’assegnazione di altri incarichi?
Tanti i quesiti che si aprono e che riteniamo legittimo porre. Così come, a nostro avviso, non si può non prendere atto come questa coalizione abbia trascorso più tempo (dallo scorso maggio ad oggi) a discutere sulla composizione della giunta, che, considerati i risultati, a risolvere i problemi, che sono tanti e che si acuiscono.
Solo pochi esempi: il PUG, i Piani di Spiaggia, il depuratore, il rilancio dell’economia della città…