La nota di Casartigiani
«Come già specificato, sempre a mezzo stampa, alcune imprese sono impossibilitate a garantire il servizio di trasporto delle merci a causa del continuo aumento del costo del carburante.
Per questo motivo, ritenendo antieconomico continuare a lavorare, le nostre aziende stanno decidendo di tenere fermi i mezzi sino a quando le condizioni consentiranno di non viaggiare più in perdita.
Specifichiamo anche che il mondo del trasporto è ampio e che non sono a rischio i rifornimenti dei beni essenziali.
Confidiamo nel prossimo incontro con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile che si terrà martedì 15 marzo.
Fino ad allora, chi effettuerà azioni di protesta se ne dovrà assumere tutte le responsabilità».