Il problema posto da Alleanza di Centro è politico: è in disaccordo sulla prospettiva di concedere al PdL la maggioranza in giunta
Ad oltre due settimane dalle elezioni, il nuovo sindaco di Manduria, dott. Paolo Tommasino, non è riuscito ancora ad insediare la squadra dei nuovi assessori.
In attesa della proclamazione degli eletti, le trattative fra i quattro partiti della coalizione (PdL, Lista Girardi, Alleanza di Centro e Udeur) non hanno ancora generato la tanto attesa fumata bianca. Il nodo che ha sinora impedito la nomina dei sei componenti dell’esecutivo è legato all’attribuzione degli assessori al PdL e ad Alleanza di Centro. Mentre Lista Girardi (il presidente del Consiglio e un assessorato di prima fascia, pare quello ai Lavori Pubblici) e Udeur (un assessorato) sembrano aver raggiunto una intesa di massima con il sindaco Tommasino, Alleanza di Centro fa invece notare come il rapporto fra le cariche che si intendono attribuire al principale partito della coalizione (primo cittadino e tre assessori) e quelle che “restano” per il partito fondato da Pionati (un assessorato, con la delega di vice sindaco), sia squilibrato.
Alleanza di Centro fa notare, a suffragio della sua tesi, che il rapporto fra i voti ottenuti (4.762 per il PdL e 2.106 per Alleanza di Centro) non sia affatto di 4 a 1, bensì è di poco superiore al doppio. Non solo. C’è un altro nodo che non si riesce a sciogliere. Se al PdL saranno assegnati tre assessorati, questo partito avrà la maggioranza in giunta (bisogna infatti aggiungere il voto del sindaco). Gli altri tre partiti, invece, potrebbero contare solo su tre voti. Un’altra situazione di squilibrio, che Alleanza di Centro vorrebbe evitare.
Allo stato attuale le trattative sembrano molto vicine al classico vicolo cieco: né il PdL, né Alleanza di Centro intendono compiere un passo indietro. Il PdL anche perché, con due soli assessorati, non riuscirebbe più a quadrare i conti nel proprio interno. Alleanza di Centro, invece, non ci sta ad essere penalizzato da questa suddivisione delle cariche.
A questo punto, se non interverranno fatti nuovi in queste ore, si corre seriamente il rischio che Alleanza di Centro possa decidere di sostenere dall’esterno la maggioranza, che partirebbe, quindi, con appena 16 voti certi (quello del sindaco compreso) su un totale di 31. Un rischio decisamente grosso per una città in cui le ultime tre legislature si sono chiuse anzitempo.
Si potrebbe però prendere in considerazione un’altra ipotesi: poiché la nuova Amministrazione dovrà provvedere ad aggiornare lo Statuto alle nuove leggi in materia, avrebbe, poi, la possibilità di ampliare, in un secondo momento, il numero degli assessori al massimo consentito, ovvero 8.
In un caso o nell’altro, occorre però fare in fretta. I problemi sono tanti e, soprattutto, si avvicina una nuova stagione estiva, con tutte le incombenze che la costa necessità.