«Prima dice che il “vecchio depuratore” di Manduria “non è idoneo” e pertanto servirà solo di accumulo temporaneo dei reflui provenienti dal Comune di Manduria e Sava e spingerli per 11 km al nuovo depuratore dell’URMO e successivamente evidenzia che ci sarà: “… il miglioramento dell’efficienza di trattamento, garantendo i limiti allo scarico imposti dalle vigenti norme per un’adeguata tutela del ricettore finale previsto nel PTA”»
Sull’iter del depuratore consortile interviene il gruppo consiliare GEA, che, attraverso una nota, rimarca alcune contraddizioni in cui sarebbe incappato l’Acquedotto Pugliese.
«Dà seguito ai lavori dello scarico temporaneo emergenziale dei Comuni di Sava e Manduria, attraverso la richiesta di VIA ID703 (realizzazione delle trincee drenanti da ubicare in corrispondenza della masseria “Marina”) e nel contempo presenta al Comune di Manduria, in data 8/2/2022, il progetto di “interventi di manutenzione straordinaria, con l’obiettivo di conferire al vecchio impianto caratteristiche di flessibilità e affidabilità operativa - oltre ad un miglioramento dell’efficienza di trattamento – garantendo i limiti allo scarico imposti dalle vigenti norme per un’adeguata tutela del ricettore finale previsto nel PTA (corpo idrico superficiale – Mare Ionio) conformi alla tab. 1 dell’all. 5 - parte III - D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii..", con presa d’atto della Giunta Comunale n. 71 del 2/3/2022.
Ma come?
Prima dice che il “vecchio depuratore” di Manduria “non è idoneo” e pertanto servirà solo di accumulo temporaneo dei reflui provenienti dal Comune di Manduria e Sava e spingerli per 11 km al nuovo depuratore dell’URMO e successivamente evidenzia che ci sarà: “… il miglioramento dell’efficienza di trattamento, garantendo i limiti allo scarico imposti dalle vigenti norme per un’adeguata tutela del ricettore finale previsto nel PTA (corpo idrico superficiale - Mare Ionio) conformi alla tab.1 dell’allegato 5 - parte III - D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.”: a questo punto, il mega depuratore dell’Urmo, dimensionato per 75.000 ab. eq., quali reflui tratterà?
Nella relazione di accompagnamento al progetto presentato l’8/2/2022 al Comune di Manduria, di cui c'è stata la presa d’atto dello stesso Comune con la delibera sopracitata, dice: “…. allo stato risulta idoneo al trattamento per una popolazione servita pari a 25.000 abitanti equivalenti (A.E.)”!
A questo punto, forse è il caso di fare una seria riflessione e un severo approfondimento circa il prosieguo dei lavori, in particolare, riguardo le “trincee drenanti” che si vogliono realizzare c/o la "masseria Marina". Ed è proprio a tale scopo che GEA ha fortemente voluto un consiglio comunale monotematico sull’argomento, affinché si possano anche valutare soluzioni meno impattanti e che prevedono l'impiego di "cattedrali" esistenti e mai utilizzate! La proposta è stata condivisa e sottoscritta all'unanimità da tutti i consiglieri di opposizione.
Ci aspettiamo un dialogo costruttivo, propositivo e scevro da personalismi, poiché in gioco, ancora una volta, c’è il futuro del nostro territorio!».