lunedì 25 novembre 2024


20/03/2022 10:53:34 - Manduria - Attualità

E domenica prossima è nel cast del lavoro teatrale “Processo a Dio”

Si intitolava “Più forti del destino” la fiction che Canale 5 ha trasmesso in quattro puntate in prima serata. Ha avuto, come protagoniste, Giulia Bevilacqua, Laura Chiatti e Dharma Mangia Woods. Ambientato a Palermo nella fine dell’800, narra di tre donne (Arianna, Rosalia e Costanza), che rimangono sconvolte dopo un incendio all’inaugurazione della mostra nazionale della scienza e della tecnica. Inoltre l’incendio, divampato da un proiettore, provoca centinaia di vittime, in maggioranza donne.

Ha partecipato a questa fiction anche un attore manduriano: Cosimo Claudio Carrozzo.

«Ho interpretato uno dei rappresentanti della destra/nobiltà di Palermo» racconta Cosimo Claudio Carrozzo, che vediamo nel breve filmato e in una delle foto a corredo dell’articolo.

Un’esperienza sicuramente positiva ed entusiasmante per Carrozzo, che ha avuto la possibilità di lavorare ancora una volta gomito a gomito con alcuni dei più bravi attori italiani.

La passione per la recitazione che da sempre alberga in Cosimo Claudio Carrozzo lo porterà, domenica prossima, a calcare il palco del teatro “Cavallino Bianco” di Galatina.

La compagnia Theatrum porterà in scena il lavoro “Processo a Dio”, un dramma di Stefano Massini in due anni.

«E’ un processo in piena regola dove la verità storica dell’Olocausto è incarnata e rivissuta da personaggi immaginari» racconta Cosimo Claudio Carrozzo, che in questa rappresentazione teatrale avrà l’importante ruolo di Mordechai.

«Siamo in Polonia, nell’estate del 1944: l’ultima notte nel padiglione 41 del lager dopo la liberazione da parte dei Russi. Elga Firsch, attrice di Francoforte deportata a Majdanek, consapevole della ferita impressa indelebilmente  nella sua anima per la disumana violenza subita, decide di processare Dio per la sua imperdonabile lontananza dalla devastazione che ha colpito il suo popolo. I capi d’imputazione, scanditi senza esitazione dalle dimostrazioni di Elga, sono raggruppati in cinque passaggi chiave: gli ebrei sono stati ridotti in schiavitù, sono stati massacrati sistematicamente, sono stati venduti, sono stati illusi e traditi, e infine, seppure creati a immagine e somiglianza di Dio, sono stati privati della loro umanità.

I due saggi Solomon e Mordechai (quest’ultimo è da me interpretato), scampati  all’eccidio, assumono il ruolo delicato di giudici.

Il rabbino Nachman, talvolta imbarazzato, sente il dovere di sostenere le tesi dei testi sacri per garantire la difesa dell’imputato Dio.

Il giovane Adek, figlio del rabbino, irrequieto e desideroso di vendetta, verbalizza gli atti del processo.

Il capitano Reinhard con lunghi silenzi rappresenta il silenzio di Dio.

Il dialogo è fluido e incalzante. La scrittura, efficace ed essenziale, scava nel profondo dei sentimenti.

Nel dramma l’uomo appare come una marionetta: ma fino a che punto è colpevole chi muove i fili?

Come non interrogarsi anche oggi sull’incongruenza nel mondo?».

Un lavoro, insomma, di alto spessore, nel quale l’attore manduriano Carrozzo avrà ancora una volta la possibilità di dimostrare il proprio estro e il proprio talento.

Domenica 27 marzo 2022 - Teatro Cavallino Bianco Galatina - Sipario ore 20.45

Info e prenotazioni: 328.7391140

 

 

 

 











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