Grazie all’ora legale, solo in Italia, in 6 anni sono stati risparmiati ben 6 miliardi di kilowatt/h, pari al fabbisogno annuo medio di circa 1 milione di famiglie italiane: tradotto, significa un risparmio di circa 900 milioni di euro
Come ogni anno ecco con l’arrivo della primavera torna, finalmente, l’ora legale. Il nuovo orario entra in vigore la notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo: precisamente alle 2:00 di notte dovremo tutti spostare avanti la lancetta di un’ora, cioè alle 3:00. L’ora legale durerà fino a domenica 23 ottobre, quando rientrerà in vigore l’ora solare.
Cosa significa in pratica? Che purtroppo la domenica mattina dormiremo un’ora in meno, ma l’ottima notizia è che avremo più luce la sera.
Perché si cambia l’ora?
In molti si chiedono come mai esista questa prassi del cambio dell’ora. Il motivo è sostanzialmente quello di sfruttare di più la luce e il calore del sole, e quindi consumare meno energia, ottenendo un notevole risparmio energetico.
Per spiegarlo semplicemente con un numero, grazie all’ora legale, solo in Italia, in 6 anni sono stati risparmiati ben 6 miliardi di Kilowatt/h, pari al fabbisogno annuo medio di circa 1 milione di famiglie italiane: tradotto, significa un risparmio di circa 900 milioni di euro.