«Contento del secondo posto, ma deluso dalla risposta del pubblico savese»
È una di quelle rare occasioni in cui dà libero sfogo al suo pensiero, dispensando tributi e bacchettando laddove ve ne sia bisogno. Pur non avvezzo a rilasciare dichiarazioni, il numero uno del sodalizio biancorosso, Giuseppe Vinci, coglie l’opportunità per dire la sua all'indomani dell'impresa casalinga contro il Martina. E se ciò accade, è perchè ha realmente qualcosa da dire.
Presidente, secondo posto in solitaria dopo la vittoria contro la capolista. Che bel momento..
«Sono felice per i risultati ottenuti di recente, giunti soprattutto grazie all'ottimo operato di mister Passiatore nonchè dello staff tecnico e dirigenziale. Ancor più per la vittoria maturata seppur in dieci contro la prima della classe. Questo è un momento storico per il calcio savese, sebbene attualmente non voglia fare mistero della mia delusione».
Si spieghi meglio.
«Sono alquanto deluso dall’ambiente. Ad oggi la risposta del pubblico savese è risultata alquanto scarsa, per non parlare dell'imprenditoria locale. Non è possibile, malgrado gli innumerevoli sforzi economici sostenuti durante l’anno, portare avanti un progetto ambizioso senza il sostegno di nessuno. Del resto, vedere il Camassa semivuoto la domenica è davvero un colpo al cuore per questa categoria. Ringrazio quei pochi imprenditori che da tempo mi supportano e diversi altri che hanno nel loro piccolo offerto il loro aiuto. A questi si aggiunge un piccolo contributo da parte dell' Amministrazione comunale insieme alla gestione completamente gratuita dello stadio, ma ciò non basta».
Presidente, quanto ai progetti futuri?
«Considerata questa situazione, dovrò fare le mie giuste valutazioni. Continuare deve valerne il rischio e se la reazione della cittadinanza è questa, non esiterò a trasferire il titolo in un'altra piazza che abbia fame di calcio: se solo ci si fosse resi conto per una buona volta dell'importanza che questa categoria riveste e della visibilità che la nostra città ne ha avuto di riflesso, non sarei giunto a queste conclusioni».