Dopo la denuncia, lei è stata condannata ad un anno di reclusione. Dovrà anche risarcire la vittima con 1.500 euro
Sembrava un’avventura, nata attraverso la conoscenza sui social. Invece la storia è finita in Tribunale.
Protagonisti dell’episodio un uomo e una donna 35enne, residenti in due comuni diversi della provincia di Lecce.
Attraverso Facebook era nata l’amicizia. Dopo la prima conoscenza, attraverso la chat sono arrivati anche gli scambi di apprezzamenti reciproci.
Sembrava essere nato un flirt, che avrebbe dovuto consolidarsi in un incontro in pizzeria. O, almeno, queste erano le intenzioni dell’uomo. Ma la serata, nel 2019, ha avuto un copione decisamente differente. Infatti, la donna, oltre a scroccare la cena, ha, secondo i giudici, sfilato il portafogli all’uomo (contenente, oltre ai documenti, anche 600 euro), approfittando del momento in cui il partner è andato per qualche minuto in bagno. Poi è scappata via, mentre l’uomo si era recato alla cassa per pagare: è stato in quell’occasione che si è accorto della mancanza del portafogli.
Quando, nei giorni successivi, la donna lo ha bloccato sui social e su WhatsApp, ai dubbi che l’uomo nutriva sin dal primo momento si erano aggiunti i primi concreti riscontri. Ha quindi deciso di denunciare la 35enne e i giudici del Tribunale di Lecce gli hanno dato ragione: la donna è stata condannata ad un anno di reclusione e a risarcire l’uomo con 1.500 euro.