domenica 24 novembre 2024


09/04/2022 18:07:15 - Manduria - Calcio Giovanile

Sull’esito della contesa, con la squadra di mister Ninni in vantaggio, pesa un contestatissimo calcio di rigore concesso agli ospiti

VIRTUS MANDURIA-REAL VIRTUS GROTTAGLIE 1-2

VIRTUS MANDURIA: Stridi, Raho (s..t 7’ Morleo), Agnusdei; Locorotondo, De Pasquale, De Vanna; A. Buccolieri, Chiarella, Angelè, Miglietta, Bianco. All.: Ninni. A disp.: Occhineri, D’Amato, De Lorenzo, Di Pietrangelo, Di Viggiano, F. Erario, Mangia.

REAL VIRTUS GROTTAGLIE: N. Ciracì, Annicchiarico, Venneri; Voria, Martini (s.t. 1’ A. Ciracì), Biasi; Massaro, Bereznium (s.t. 30’ Maggi), Itta, Pinto, Palmisano. All.:Semeraro. A disp.: Annese, Belfiore, Formuso, L’Assainato.

ARBITRO: Giovanni Sebastio di Taranto.

RETI: p.t. 28’ Buccolieri; 35’ Massaro su rig.; s.t. 49’ Itta.

NOTE – Angoli 3-3. Ammoniti Venneri, Voria, Itta (RVG).

SAN PANCRAZIO – Un gol di Itta al 4’ minuto di recupero della ripresa (abile a finalizzare una ripartenza, con la Virtus Manduria protesa nella metà campo avversaria), regala al Real Virtus Grottaglie la contesa e, insieme a questi ultimi tre punti, anche il successo finale nel girone A del torneo provinciale Allievi.

Questo scontro fra le due squadre nettamente più forti del raggruppamento A poteva premiarne solo una, punendo, oltre ogni demerito, l’altra. L’ha spuntata la Real Virtus Grottaglie, una buona squadra con diverse interessanti individualità (da annotare, ad esempio, il nome di Lorenzo Massaro, classe 2006, che per un’ora ha fatto ammattire, con le sue serpentine, la difesa manduriana, per poi scomparire nell’ultima mezzora), che è stata sicuramente agevolata, nella rimonta dopo lo 0-1, da un rigore molto benevolmente concesso dal direttore di gara.

La Virtus Manduria esce a testa alta dalla contesa. Pur avendo dovuto rinunciare a due elementi importanti nell’economia della squadra (quali Tafuro e Ferrara), è riuscita a ribattere colpo su colpo, peccando forse solo in un difetto di lucidità nella fase di impostazione della manovra. Il solo Miglietta (da lode la sua prova), ha cercato di dettare le geometrie in mezzo al campo. Spesso, però, le manovre sono iniziate con velleitari lanci lunghi. Da copertina anche le prove del portiere Stridi e dell’esterno Buccolieri; sempre sicuro il difensore De Pasquale.

LA CRONACA – La contesa inizia subito a ritmi altissimi. Nei primi sei minuti si contano già cinque occasioni da rete. Il pressing asfissiante degli ospiti, unito alla velocità dei due esterni offensivi (Massaro e Palmisano) creano non poche difficoltà alla difesa locale. La Virtus Manduria replica al 4’: Chiarella ruba palla, lancia Buccolieri, il quale entra in area e fa partire un diagonale deviato con palmo della mano dall’estremo difensore avversario ospite.

La gara vive un momento di stanca, con le due squadre che iniziano a studiarsi, sino al 22’. E’ ancora Buccolieri a seminare il panico nell’area della Real Virtus Grottaglie: l’esterno manduriano viene atterrato in area, ma l’arbitro non ravvisa l’intervento falloso e, quindi, lascia correre.

E’ il momento migliore della Virtus Manduria. Al 26’ spunto di Buccolieri, il quale scodella un interessante assist ad Angelè, ma il portiere avversario neutralizza.

Il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo. Capitan Miglietta fa partire un assist al bacio per Buccolieri, il quale entra in area e, con un preciso diagonale, gonfia la rete alle spalle del portiere Ciracì.

Sulle ali dell’entusiasmo, la Virtus Manduria va vicina al raddoppio: Bianco serve Buccolieri, la cui girata di prima intenzione non è precisa.

Al 34’ l’episodio che decide la partita. Su un’azione degli ospiti, il portiere Stridi si protende in tuffo per anticipare, riuscendoci, Vora. Per l’arbitro c’è un contatto e quindi decreta, fra l’incredulità generale il calcio di rigore. A nulla chiaramente sono valse le proteste della squadra di casa.

Sul dischetto si porta Massaro, il quale, con un tiro centrale, suggella la sua prestazione, sino a quel momento impeccabile.

La Virtus Manduria accusa il colpo e sbanda per un po’ di minuti. Nell’ultimo segmento di gioco della prima frazione, la Real Virtus Grottaglie si rende pericolosa al 37’ con Annicchiarico e al 42’ con Itta (in entrambe le circostanze, le conclusioni sorvolano la traversa).

Il secondo tempo inizia come era finito il primo. Per quindici minuti è la Real Virtus Grottaglie a macinare gioco nella metà campo avversaria. Da segnalare l’ottima parata di Stridi su una conclusione a botta sicura di Itta al 4’ e un diagonale sempre di Itta che si è spento sul fondo al 5’.

Intorno alla metà della ripresa, la gara cambia copione. Il pareggio non sarebbe servito alla Virtus Manduria, che, dunque, dando fondo a tutte le energie, si getta a capofitto (ma senza la necessaria lucidità) in attacco.

La generosità della squadra di casa non produce gli effetti sperati. Due volte Buccolieri e due volte Miglietta cercano la via della porta, che però sembra stregata.

Dopo il 90°, al quarto minuto di recupero, matura la beffa: con la Virtus Manduria protesa in avanti, una ripartenza di Itta è fatale. Il 2-1 chiude definitivamente la contesa.

Dopo il triplice fischio, un bruttissimo episodio: Vora calcia con violenza una pallonata all’indirizzo dei tifosi presenti sugli spalti, dimostrando di non saper vincere e, soprattutto, scatenando un putiferio in campo. L’arbitro avrà annotato questo gesto?

Complimenti, dunque, alla Real Virtus Grottaglie, che ha chiuso il girone con un unico neo: la sconfitta del girone d’andata nel derby con l’Ars et Labor Grottaglie. Dispone di tante buone giovani individualità. Ha avuto il merito di aver voluto affrontare la Virtus Manduria, in campo avverso, con una mentalità vincente. Avrebbe potuto giocare di rimessa, cercando poi di colpire con le ripartenze, ma ha preferito giocare a viso aperto. Merito, questo, anche dell’allenatore Semeraro.

Questo neo nell’ultimo atto della stagione risulta indigesto alla Virtus Manduria. Restano delle recriminazioni: come sarebbe andata la contesa se mister Ninni avesse potuto contare sull’organico al completo e, ancora più importante, che piega avrebbe potuto prendere la partita senza il calcio di rigore dell’1-1?

Le sconfitte, comunque, fanno parte del gioco e servono, soprattutto a livello giovanile, a crescere. Le note positive sono state tante. Diversi ragazzi si sono messi in evidenza, grazie al lavoro costante dello staff tecnico e all’abnegazione dell’intero organico. Questo può e deve essere il punto di ripartenza verso un futuro ancora più prodigo di soddisfazioni.











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