Presidi degli animalisti in varie piazze di tutta Italia per una Pasqua senza agnello e per smettere di uccidere gli animali
In occasione della Domenica delle Palme sono stati organizzati presidi in varie città italiane, per sensibilizzare i cittadini contro il massacro pasquale degli agnelli e per la promozione del veganesimo.
Muniti di materiale informativo, gli attivisti hanno sensibilizzato i cittadini contro il massacro pasquale degli agnelli e di tutti gli animali.
«Separati dalla madre a pochi giorni di vita, stipati in camion in condizioni terribili, gli agnelli affrontano lunghi viaggi della morte per arrivare ai macelli dove, terrorizzati dall'odore del sangue e dalle urla dei compagni, vengono immobilizzati e legati, appesi per le zampe anteriori e pesati, storditi con una scarica di corrente elettrica e sgozzati mentre alcuni di loro ancora si agitano coscienti. La morte, terribile, arriva per dissanguamento. Sono cuccioli di pochi giorni, piangono senza conforto cercando la loro mamma. Il pianto degli agnelli è straziante, è uguale a quello dei neonati umani, e già questo dovrebbe far riflettere. Tutti gli animali piangono e gridano di paura, quando vengono mandati al mattatoio. La maggior parte di loro sono tutti cuccioli, proprio come gli agnelli. Gli animali soffrono quando vengono uccisi, e ognuno di noi può evitare questo orrore scegliendo di non mangiarli», dicono gli attivisti di Meta e Avi Parma.
L'appello degli animalisti non è quindi solo per gli agnelli, ma per tutti gli animali: sono quasi tutti cuccioli quelli che vengono mandati al mattatoio.
Enpa Parma aggiunge: «La pace si può ottenere solo dando voce a chi non ce l'ha, agli animali in questo caso. Dare voce a chi non può difendersi, a chi non può farlo, solo così si può crescere come società e ottenere una pace duratura, chiedendo e riconoscendo i diritti di tutte le creature, compresi quelli degli animali che per abitudine o tradizione vengono ancora maltrattati e uccisi per essere trasformati in cibo».
L’appello per un menù senza crudeltà, fa parte della campagna “L’amore contro l’orrore», iniziativa animalista contro ogni violenza e sfruttamento. Sono stati esposti cartelloni con le immagini di agnelli, maiali, mucche, e scritte significative: “esseri senzienti, non cibo”, “una mamma e il suo piccolo”, “qualcuno, non qualcosa”.
L’obiettivo di questi presidi è quello di informare l’opinione pubblica e spingere sempre più persone a scegliere di non mangiare animali e prodotti di origine animale, perché festeggiare con un “menù senza sangue” significa salvare la vita a tanti animali: il miglior modo per celebrare il rito della Pasqua.
Katia Ruggiero
referente Meta Parma e Avi Parma