sabato 23 novembre 2024


20/04/2022 07:45:04 - Puglia - Attualità

D’inverno la temperatura non dovrà essere superiore ai 19 gradi. Il governo valuta l’inserimento di una norma per limitare il numero dei lampioni accesi e le ore di illuminazione

Da maggio al via l’«operazione termostato». Entra infatti nel vivo il piano del governo per tagliare i consumi di elettricità, e quindi di gas. L’obiettivo è risparmiare 4 miliardi di metri cubi nel 2022. Come? Abbassando la temperatura negli edifici pubblici in una prima fase e riducendo l’uso dei condizionatori. Il tutto dal primo maggio al 31 marzo 2023. Resta però aperto il nodo dei controlli nei singoli edifici e la possibilità di estendere le regole anche ai privati.

Si parte dagli uffici pubblici: comuni

Partiamo dalle regole. In commissione Ambiente e attività produttive è stato approvato un emendamento del M5S al decreto Energia che impone una stretta su termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni e delle scuole. La media ponderata delle temperature dell’aria degli edifici pubblici, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare, non dovrà essere superiore ai 19 gradi centigradi in inverno e minore di 27 gradi in estate, con un margine comunque di tolleranza di due gradi.

La misura non viene al momento applicata a cliniche, ospedali e case di cura. «Si tratta - dice Angela Masi deputata 5 stelle che ha proposto l’emendamento- di un modo semplice per contribuire a diminuire il fabbisogno di gas. È giusto che la Pubblica Amministrazione dia il buon esempio, tagliando gli sprechi e sensibilizzando i cittadini a razionalizzare i consumi».

I controlli difficili

Ma chi controlla? Posto che in caso di violazione delle norme sono previste multe che vanno dai 500 ai 3 mila euro i controlli andrebbero fatti di immobile in immobile. Il che è complesso per la pubblica amministrazione e ancor di più se la misura dovesse essere estesa alle aziende e alle case degli italiani. Rispetto ai privati cittadini comunque abbassare di un grado le temperature in casa porterebbe già oggi a risparmi di circa il 7-8% sui consumi di gas.

Le abitazioni private: le regole oggi

Ma quali sono le regole in vigore al momento? Nelle abitazioni private non si dovrebbero superare i 20 gradi in inverno con fasce di accensione specifiche dei termosifoni in base alle sei zone in cui è divisa l’Italia. Si va dal 15 ottobre, a Milano e Bologna per esempio, fino al 1 dicembre a Palermo e Catania. Tanto che sono previste multe fino a 3 mila euro per chi non rispetta il calendario.

Lampioni spenti

Nell’ambito della stretta per ridurre i consumi potrebbe arrivare anche un decreto per diminuire il consumo elettrico dei comuni. Il che potrebbe significare meno lampioni. Il governo valuta l’inserimento di una norma per limitare il numero dei lampioni accesi e le ore di illuminazione. In base alla stessa logica nei condomini si potrebbe ritardare l’accensione della luce nelle parti comuni.

 

Fonte: rete











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