venerdì 29 novembre 2024


01/05/2022 09:16:45 - Maruggio - Attualità

«Nonostante le difficoltà trovate lungo la strada, lo sconforto perché a volte sembrava che tutto remasse contro alle intenzioni che avevamo, la missione si è conclusa nel migliore dei modi lasciandoci sensazioni ed emozioni fortissime»

La seconda missione umanitaria del gruppo Frates di Maruggio si è conclusa la scorsa settimana.

Questa volta il gruppo era composto dalle instancabili volontarie ed operatrici socio sanitarie Giovanna ed Emily, dall’infermiere e volontario Salvatore Delia e da una pediatra pugliese.

Medicasa e in particolare il coordinatore Giuseppe Dimaggio ha omaggiato il gruppo Frates di ulteriore materiale sanitario da donare.

«La nostra scelta deriva dal fatto che stavolta è stato deciso di formare un convoglio di sanitari, medici ed infermieri volontari che portassero assistenza sanitaria e in particolare pediatrica nelle strutture presso le quali eravamo diretti (un centro di accoglienza e un orfanotrofio)» è riportato in una nota del gruppo Frates a firma di Alessandra Lombardi.

«Siamo partiti con alcuni dei gruppi presenti nella precedente missione: Dottor Clown Vicenza, Dottor Clown Padova, Blu Emergency ODV, Croce Berica ODV e Croce Bianca ODV.

Questi ultimi sono stati una preziosa risorsa per noi, perché si sono offerti di ospitarci una notte presso la loro sede a Grisignano di Zocco (VI).

I nostri amici di Dottor Clown invece si sono occupati della terapia di cui ogni bambino in difficoltà avrebbe bisogno: hanno portato sorrisi, risate e giochi per rallegrare tutti. In verità, il loro entusiasmo è stato coinvolgente ed ha allietato anche le ore infinite di viaggio durante le soste.

Il fine della nostra missione è stato raggiunto: oltre ai generali controlli pediatrici, sono stati individuati dei bambini bisognosi di cure specifiche e sono stati disposti gli spostamenti verso ospedali italiani grazie a Croce Bianca ODV e Blu Emergency ODV.

In particolare, la pediatra pugliese che è partita insieme alle nostre volontarie ha seguito personalmente una bambina presso un ospedale a Torino.

Nonostante le difficoltà trovate lungo la strada, lo sconforto perché a volte sembrava che tutto remasse contro alle intenzioni che avevamo, la missione si è conclusa nel migliore dei modi lasciandoci sensazioni ed emozioni fortissime.

Abbiamo cercato di operare nel rispetto delle persone colpite dagli ultimi eventi e siamo orgogliosi di essere riusciti a contribuire alla loro felicità e al loro benessere anche in questa missione».

 











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