Quella più ricorrente è risultata essere la telefonata del falso nipote o del sedicente dipendente dell’Ufficio Postale che chiede al nonno o allo zio anziano di pagare un pacco postale che da lì a poco gli sarebbe stato consegnato da un falso corriere
Nei giorni scorsi è stato registrato un incremento delle telefonate alla Sala Operativa della Questura 113 per denunciare truffe ad opera di scaltri malfattori che non hanno esitato ad approfittarsi della buona fede e dell’ingenuità di anziani cittadini.
Le tecniche adottate dai truffatori sono differenti ma quella più ricorrente è risultata essere la telefonata del falso nipote o del sedicente dipendente dell’Ufficio Postale che chiede al nonno o allo zio anziano di pagare, in contanti e se non sufficienti anche con monili in oro, un pacco postale che da lì a poco gli sarebbe stato consegnato da un falso corriere.
Altro sistema adottato dai malfattori per trarre in inganno il malcapitato di turno è quello del sedicente avvocato che si presenta alla porta dell’anziano e pretende una cospicua somma di denaro in contanti e preziosi per difendere il congiunto, normalmente il figlio o il nipote, che poco prima aveva investito con la propria autovettura una donna oppure per risarcire i danni causati in un precedente incidente stradale.
Sono stati registrati anche diversi tentativi di truffa a mezzo telefono, ove sedicenti operatori hanno convinto anziani a digitare sul proprio smartphone il codice PIN del proprio bancoposta. A seguito delle credenziali incautamente fornite, i delinquenti hanno effettuato diversi acquisti a danno del malcapitato che solo in seguito si rende conto di essere stato raggirato.
Diversi sono i consigli per tutelarsi da truffe o raggiri:
• Prima di tutto non aprire la porta di casa agli sconosciuti! Anche se veste l’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità, è necessario verificare da chi è stato mandato, per quali motivi ed accertare l’identità dello stesso chiedendo l’esibizione di un tesserino di riconoscimento, avvalendosi magari dell’uso dello spioncino o al massimo ricorrendo alla catenella.
• Ricordare sempre che nessun ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il pagamento delle bollette o per rimborsi.
• Nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.
• Non farsi mai incantare da chi promette facili guadagni a fronte di un piccolo investimento anche se a proporre l’affare è una persona distinta e dai modi affabili.
• Nel corso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, è sempre bene farsi accompagnare da persona di fiducia, meglio se un parente.
• Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, mai fermarsi con sconosciuti e mai farsi distrarre.
• Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio chiamate subito il numero gratuito ‘113”, gli operatori di Polizia saranno a vostra completa disposizione per aiutarvi a qualsiasi ora del giorno o della notte.
E per finire il consiglio più importante: non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro, fatevi sentire spesso ed interessatevi delle loro problematiche. Se hanno il minimo dubbio fate capire loro che è importante chiedere aiuto a voi, ai vicini di casa od alle forze dell’ordine.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.