L’esemplare, di circa un metro e mezzo di lunghezza, ha nuotato vicino gli scogli
Non passa giorno che il mare intorno alla penisola salentina, che sia Jonio o Adriatico non ci riveli sorprese. Come quella accaduta ad alcuni bagnanti. che hanno ripreso a riva, dagli scogli, in pochi centimetri d’acqua, a San Gregorio, marina leccese vicino Leuca, un altro evento raro che si manifesta nei nostri mari, dato il particolare stato di conservazione della specie, ritenuta a dir poco vulnerabile: avvistata e ripresa una aguglia imperiale.
L’esemplare, di circa un metro e mezzo di lunghezza, ha nuotato vicino gli scogli. Simili al Marlin, il pesce reso celebre da Ernest Hemingway ne “Il vecchio e il mare”, appartengono alla stessa famiglia, Istiophoridae, che comprende 11 specie di grossi pelagici. L'Aguglia imperiale è un pesce endemico del mar Mediterraneo dove è maggiormente presente nella regione centrale. Un caso singolare, dato che in genere i pesci endemici del mare nostrum sono piccole specie costiere e bentoniche e non grandi animali pelagici, come l'aguglia imperiale. È da sempre ben conosciuto e presente nel mare intorno allo stretto di Messina, mentre era molto meno comune negli altri mari italiani. Da qualche anno, però, ha ampliato verso nord il suo areale, in seguito al fenomeno della meridionalizzazione del mar Mediterraneo, dovuto molto probabilmente al riscaldamento globale dei mari. Il suo modo di vita è tipicamente pelagico. Vive al largo, in acque aperte senza nessun rapporto con il fondo e si trova solo occasionalmente vicino alla costa. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, immagini che di solito si vedono ai tropici o negli hotspot internazionali di pesca d’altura, un altro nuovo segnale che c’invita al massimo rispetto per le meraviglie dell’ambiente che ci circonda. Quello avvistamento è stato un fuori programma che difficilmente i testimoni dimenticheranno. Il timore per Giovanni D'Agata è che qualcuno pensi di pescarla.