Lo ha reso noto il sindaco Alfredo Longo
Tre prelievi per altrettante analisi che saranno effettuate da laboratori differenti per verificare la presenza di eventuali elementi inquinanti nella sabbia depositata dopo il rinascimento.
A renderlo noto il sindaco Alfredo Longo.
«Mi è stato chiesto: “Ma dopo il dragaggio lei ce li porterebbe i suoi figli su quella spiaggia?”» ha scritto in un post il sindaco Longo. «A questa domanda che a brevissimo daremo una risposta affinché il mio e i vostri figli possano continuare a giocare tranquillamente con paletta e secchiello sulla spiaggia annessa al porto di Campomarino!
Cosa abbiamo cercato?
L’assoluta certezza del risultato!
È per questo, infatti, che ho chiesto la presenza di TRE LABORATORI DIVERSI per analizzare la sabbia che si trova al di là del molo di sottoflutto depositata dopo il ripascimento effettuato a seguito delle prime attività di dragaggio del Porto .
La società Torre Moline ha incaricato un laboratorio universitario, il Comune ne ha incaricato uno privato (EcoAnalisi Salento di Lequile) ed ho chiesto ad Arpa di intervenire per avere anche il risultato di un laboratorio pubblico!
Ci sono zone di sabbia più ossidata che ha assunto un colore grigiasco (per le quali sto chiedendo ulteriori chiarimenti) e zone che pian piano tornano alla normalità. Le mareggiate hanno portato nuove alghe (i posidonieti sono proprio lì di fronte), qualche rifiuto ed hanno portato via anche un po’ di sabbia.
Al di là di ogni polemica, tra qualche settimana avremo i dati ufficiali!
Nel frattempo è uscito il campionamento delle acque su quella zona: nelle analisi di aprile l’acqua è risultata non solo balneabile ma ECCELLENTE con 0 livelli di Enterococchi e 0 livelli di Escherichia Coli».