Giuseppe, questo il suo nome, si è sempre dichiarato innocente
Ha 56 anni e da 30 anni è in carcere. Nei giorni scorsi ha conseguito la quarta laurea. La tesi l’ha discussa all’università Tor Vergata di Roma grazie a un permesso speciale
Si chiama Giuseppe, fu condannato con l’accusa di omicidio, ma lui si è sempre dichiarato innocente.
Il 23 maggio scorso si è laureato all’università Tor Vergata di Roma in «Editoria e comunicazione» con la tesi «Gli abissi di una pena: a partire da Primo Levi». Un’emozione per lui. Ottenuto un permesso speciale l'ha discussa in presenza ottenendo il massimo dei voti, 110 e lode. E per la prima volta ha potuto avere accanto a sé la moglie.
Da quando è in carcere, Giuseppe ha cercato di dare un senso ai suoi giorni dietro le sbarre. Prima cinque anni in regime di 41 bis sull'isola di Pianosa, poi il trasferimento nel carcere di San Gimignano e la passione per il teatro e la pittura. E naturalmente lo studio.
In carcere ha conseguito il diploma di maturità commerciale, poi è arrivata la laurea in «Istituzioni di Regia» al Dams di Bologna con una tesi dal titolo «L'impiccato parlante», e successivamente la specializzazione in «Discipline Teatrali». Ha sostenuto anche alcuni esami di Teologia, all'università di Parma, ma la terza laurea è quella di Lettere e Filosofia all’università di Bologna. Pochi giorni fa quella in «Editoria», nella Capitale. Un motivo di orgoglio anche per lo stesso ateneo che ha istituito un programma specifico «Università in carcere» che favorisce proprio l'avvicinamento della popolazione carceraria allo studio.