Tullio Mancino (direttore Confcommercio Taranto): «Al più presto i programmi di politiche attive del lavoro e di formazione professionale»
La ripartenza della filiera turistica del post pandemia rischia di essere frenata dalla mancanza di personale. E’ quanto emerge dall’indagine del Centro Studi Confcommercio Taranto, secondo cui, ad oggi, solo il 33% delle imprese turistiche ha raggiunto il proprio standard di personale in termini di fabbisogno lavorativo.
“Un dato preoccupante, se consideriamo che l’attenzione alla qualità del servizio, divenuta centrale per il turista di oggi, risulta direttamente proporzionale a quella del personale”, dichiara il direttore di Confcommercio Taranto, Tullio Mancino.
Tra le figure più difficili da reperire gli addetti alla sala (-46%), seguiti da cuochi e pizzaioli (-29%).Quanto alle modalità di ricerca del personale, solo l’8% delle imprese intervistate dichiara di essersi rivolto ai Centri per l’Impiego, preferendo affidarsi alla ricerca diretta e al passaparola.
“Nonostante – continua Mancino- i nostri sforzi che nei mesi scorsi si sono tradotti in una iniziativa di Borsa Lavoro con cui abbiamo provato a promuovere un più ampio dialogo tra scuola, imprese e istituzioni, il gap tra domanda e offerta risulta ancora troppo ampio e condiziona in maniera determinante i servizi”.
La situazione comporta infatti sacrifici in termini di offerta, se consideriamo che una azienda su tre ha dovuto ridurre il numero di coperti e il 22% degli imprenditori intervistati è stato costretto a rivedere menù e servizi extra.
Secondo Mancino, vi sono alcuni temi su cui non si può più tergiversare.
“Occorre avviare al più presto tutti i programmi di Politiche Attive del Lavoro e Formazione Professionalerivolti a giovani, disoccupati e percettori di misure di sostegno al reddito primo fra tutti il Reddito di Cittadinanza, di cui da mesi si attende invano l’operatività”.
Le risorse non mancano: Garanzia Occupabilità Lavoratori e Garanzia Giovani innanzitutto, la prima con una dotazione iniziale di 69 milioni di euro di fondi PNRR che costituisce il perno dell’azione di riforma e rilancio delle Politiche Attive e la seconda, con altri 150 milioni di euro di risorse provenienti dai Fondi Strutturali.
“Bisogna puntare immediatamente – secondo Mancino- su misure di formazione duale innovative come l’Apprendistato di Primo Livello, i cui numeri in Puglia sono pressoché irrilevanti. Consentire ai giovani di integrare il proprio percorso di studi con una esperienza in azienda può fornire una risposta efficace alle difficoltà delle imprese di reperire profili professionali specializzati, aumentando i livelli di occupazione giovanile e incentivando al tempo stesso le aziende grazie allo sgravio del 100% riconosciuto dal Governo”.
Un esperimento che ha già dato i suoi frutti in altre regioni, che hanno previsto ulteriori bonus per le aziende che decidono di assumere in pianta stabile gli apprendisti (Regione Campania) e legare l’apprendistato ai percorsi di formazione di Garanzia Giovani (Regione Toscana).
“Ma occorre anche riflettere, oltre al corretto rafforzamento dei Centri per l’Impiego, su un coinvolgimento più massiccio delle Agenzie per il Lavoro private, stabilendo un sistema di incentivi per ogni giovane inserito in un percorso di accompagnamento al lavoro e collocato”.
Sul tema formazione infine, risulta determinante un salto di qualità in termini dell’offerta, sottolinea ancora il Direttore di Confcommercio: “Le forme di turismo emergenti che si affacciano sul nostro territorio (Crocierismo, Enoturismo, Wedding in primis) necessitano di figure professionali innovative e specializzate che non possono essere lasciate all’improvvisazione, ma vanno riconosciute ed abilitate con programmi specifici.Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è che non possiamo tornare a fare già che facevamo prima allo stesso modo. Serve una forte spinta innovativa su strategie e modelli organizzativi, che veda nella valorizzazione del capitale umano il suo elemento più centrale.
I corpi intermedi sentono forte la responsabilità di accompagnare le aziende lungo questo nuovo percorso, ma abbiamo bisogno di strumenti e di fare presto”.