Sono i presunti responsabili di quattro truffe ai danni di sei persone anziane e di furto aggravato in abitazione
Nella provincia di Napoli, i militari della Compagnia di Martina Franca hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal GIP di Taranto, su richiesta della Procura ionica, nei confronti di due indagati, un uomo e una donna entrambi 27enni, residenti nell’hinterland partenopeo, presunti responsabili di quattro truffe ai danni di sei persone anziane e furto aggravato in abitazione.
Il provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di una complessa attività d’indagine che ha avuto inizio a marzo 2022, a seguito di vari episodi avvenuti in questa provincia, ed è stata condotta sotto la guida della Procura di Taranto, attraverso la raccolta di denunce e acquisizioni documentali da parte dei militari della Sezione Operativa della Compagnia di Martina Franca, della Stazione di San Giorgio Jonico, della Compagnia di Manduria e della Stazione di Sava.
Nei primi giorni di marzo, infatti, una prima truffa è stata perpetrata proprio a Martina Franca ai danni di due anziani, che consegnarono ai malviventi circa 7000 euro in contanti; su questo primo episodio le indagini sono state condotte dal Commissariato di PS di Martina Franca. Pochi giorni dopo, i due presunti autori si sono diretti alla volta di San Giorgio Jonico: anche in quest’occasione, due coniugi ottantenni svuotarono la cassaforte, convinti del fatto che i loro averi servissero per aiutare il nipotino in difficoltà. E dunque, non solo un’ingente somma di denaro, ma anche tutti i gioielli in loro possesso e la carta Bancoposta, per un totale di circa 3000 euro, furono loro abilmente sottratti. Dopo meno di una settimana, i due odierni indagati diressero la propria attenzione nelle zone Sava e Manduria. Difatti, una 78enne pensionata, denunciò di esser stata derubata di circa 3800 euro e monili in oro, a seguito di una truffa perpetrata presso la sua abitazione, e a distanza di pochi giorni, un’altra anziana, vedova di 91 anni si recò sempre dai Carabinieri per denunciare, in una descrizione che richiamava perfettamente il modus operandi tipico di questi raggiri, di esser stata vittima di una truffa: in quest’ultimo episodio, la vittima aveva addirittura consegnato nelle mani dei due soggetti ben 24 mila euro, e monili in oro per un valore stimato di circa 15 mila euro.
Alla luce di questi eventi, da parte dei Carabinieri è stata effettuata una meticolosa ricostruzione dei vari episodi, attraverso un’attenta analisi degli spostamenti, l’acquisizione di telecamere e lo studio del modus operandi dei responsabili.
Modus operandi che è risultato essere sempre lo stesso: dapprima una telefonata da parte del “finto nipote”, che lasciava presagire un pericolo imminente ai danni di un parente, chiedendo ingenti somme di denaro per evitare conseguenze peggiori; poco dopo, la presentazione presso l’abitazione della vittima da parte di un amico/avvocato del finto nipote per il recupero della somma e di quant’altro di valore in disponibilità degli anziani.
Le indagini svolte hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due individui, che hanno portato alla successiva emissione dei provvedimenti cautelari da parte del GIP, su richiesta della Procura.
Gli arrestati, per i quali vige la presunzione di innocenza in attesa di giudizio definitivo, sono stati associati rispettivamente alle case circondariali di Napoli-Poggioreale e Pozzuoli, e dovranno affrontare il successivo iter giudiziario per i reati di truffa aggravata commessa ai danni di persone anziane e furto in abitazione aggravato.
L'attività di indagine si inserisce nel quadro più ampio delle iniziative avviate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto per contrastare il dilagante fenomeno delle truffe in danno di anziani. Anche sotto il profilo preventivo, l’intervento dell’Arma è stato incisivo e costante nel tempo: numerosissimi sono stati gli incontri rivolti agli anziani per riconoscere il fenomeno e difendersene. L’invito dell’Arma è, ancora una volta, quello di prestare la massima attenzione, e consultare il sito istituzionale www.carabinieri.it, dove è possibile avere alcuni preziosi consigli su come tutelarsi ed agire; comunque, in ogni caso, laddove si dovessero percepire situazioni dubbiose, si può tranquillamente telefonare al 112, dove gli operatori sono sempre disponibili a fornire il supporto del caso, e quindi assicurare l’immediato intervento di una pattuglia dell’Arma in caso di necessità.