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31/07/2022 07:07:51 - Provincia di Taranto - Cronaca

Dopo vani e flebili tentativi di fornire una giustificazione, i due giovani, rispettivamente 28 e 24 anni, non hanno potuto far altro che ammettere le loro responsabilità circa il furto dell’uva

I servizi finalizzati al contrasto del deprecabile fenomeno dei furti d’uva, soprattutto nell’area delle campagne grottagliesi, inseriti nell’ambito del “Progetto Leonida” fortemente voluto dal Questore Massimo Gambino, hanno portato un ottimo risultato ad opera dei poliziotti del Commissariato di Grottaglie. 

Il personale del Volanti del  Commissariato di Grottaglie, nel percorrere la strada provinciale che da Carosino conduce a Grottaglie, ha notato un furgone con due giovani a bordo mentre usciva da una strada rurale in mezzo ad alcuni vigneti.

Nel corso del controllo, dopo le prime poco convincenti spiegazioni sul motivo della loro presenza in quel posto, gli agenti hanno ispezionato il retro del furgone, trovando ben 19 tini di plastica colmi di uva.

Considerata la loro alta temperatura dovuta all’esposizione al sole, è facile presumere che la frutta era stata recisa poco prima.

Dopo vani e flebili tentativi di fornire una giustificazione, i due giovani, rispettivamente 28 e 24 anni, non hanno potuto far altro che ammettere le loro responsabilità circa il furto dell’uva.

Mentre i due giovani si trovavano presso gli uffici del Commissariato, si è presentato il proprietario del vigneto per denunciare il furto subito.

Trasmessi gli atti alla Procura di Taranto, i due soggetti sono stati denunciati perché presunti responsabili del reato di furto aggravato in concorso.

L’autorità giudiziaria ha disposto la restituzione di quanto rubato all’avente diritto per un totale di circa 6 quintali.











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