Rientrano anche i prof no vax, i fragili possono portare la mascherina Ffp2
Si avvicina sempre di più l’avvio del nuovo anno scolastico. Vediamo cosa è cambiato nelle regole per la prevenzione anti Covid.
La regola principale è che si va tutti in classe, in presenza, e soltanto chi ha febbre (oltre i 37,5) o ha effettuato il test Covid ed è risultato positivo deve stare a casa. Restano soltanto alcune indicazioni - con il minimo impatto sulle attività didattiche ed educative - per le persone «fragili» o per coloro che «sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19», come riporta la circolare del ministero dell’Istruzione. Non è neppure più previsto l’obbligo della Dad per chi è in isolamento in quanto positivo al Covid. Ma le scuole dovranno essere pronte, anzi secondo la circolare «preparate e pronte», nel caso di una nuova ondata del virus, a rimettere in atto le misure dello scorso anno.
Non sono dunque più previsti né il distanziamento dei banchi, né i percorsi alternativi, né i limiti per l’attività sportiva, né gli ingressi scaglionati. Torneranno in classe anche i prof no vax, che da aprile erano già al lavoro ma senza poter essere a contatto con gli studenti.
GESTIONE DEI CASI POSITIVI AL COVID
Per loro è previsto che restino a casa fino a tampone negativo: non basta comunque un raffreddore per giustificare l’assenza, bisogna l’alunno presenti sintomi chiari come la febbre o sia risultato positivo al tampone. Per gli studenti che sono a casa con il Covid non sarà più obbligatorio istituire al Dad (o Ddi).