Disposta anche l’autopsia
Donna 28enne morta dopo il parto il 29 agosto scorso: nel registro degli indagati 13 sanitari del SS. Annunziata.
L’ipotesi di reato è di omicidio colposo per colpa medica: un atto dovuto, quello della Procura, che consente ai medici di poter nominare un difensore che prenda parte attraverso i suoi consulenti alla fase delle indagini preliminari.
La donna era alla sua alla 40esima settimana di gestazione della sua prima gravidanza: il 27 mattina si era recata in ospedale, ma per i medici non era ancora il momento di partorire e così è stata rimandata a casa. Nella serata di sabato, però, la donna ha avvertito delle perdite che le hanno fatto pensare alla rottura delle acque: è tornata quindi in ospedale e questa volta è stata ricoverata.
Il personale del reparto ha disposto il ricovero ed è iniziato il travaglio: i medici hanno provato a indurre il parto, ma senza successo. Dopo circa 36 ore dall’inizio del travaglio, la donna ha chiesto di procedere con il taglio cesareo. Dopo l’intervento, il personale ha effettuato le verifiche post operatorie che hanno rivelato una riduzione dell’emoglobina: la donna insomma aveva perso una quantità di sangue che secondo i medici era in quel momento compatibile con l’intervento chirurgico.