Chiede al sindaco Tommasino un incontro e lamenta l’insensibilità di tutti i partiti sull’argomento
«Dopo la recente nomina della giunta comunale di Manduria, il circolo Legambiente e il Comitato contro le antenne, non volendo perdere ulteriore tempo, hanno protocollato, alla data di lunedì 3 maggio, una richiesta di incontro con il neo sindaco di Manduria, dottor Paolo Tommasino.
Dall’incontro, che ci si augura possa avvenire quanto prima, i richiedenti vorranno capire meglio come la nuova amministrazione comunale intenda portare avanti i numerosi punti indicati nel “Protocollo Ambientale”.
Della richiesta inevasa di documentazione presso l’ufficio tecnico di Manduria abbiamo ampiamente parlato negli scorsi comunicati stampa, dell’assenza di disponibilità dell’ing. Pescatore, dirigente e responsabile del suddetto ufficio, non vorremo più parlare; sembra, però, ormai urgente, anzi improcrastinabile, un chiarimento riguardo i ripetitori di telefonia mobile nell’agro manduriano.
Tra i vari problemi segnalati nel Protocollo, quello delle antenne non è stato messo casualmente al primo posto, e sembra purtroppo sempre più attuale.
Nei giorni scorsi infatti altre due antenne sono sorte su terrazzi di privati, andando ad aumentare la presenza di ripetitori nell’abitato: una a Uggiano Montefusco e un’altra nel quartiere Creta a Manduria.
Nonostante tutto, quindi, e malgrado la situazione sia allarmante, si continuano ad avvallare richieste e a concedere autorizzazioni per nuove installazioni.
La cosa che dispiace è che nessuno sino ad ora si è realmente interessato di un problema tanto serio che riguarda ancora una volta la salute pubblica.
Nessun partito politico se ne è seriamente occupato, nonostante i loro candidati sindaci, nel clima preelettorale, si siano impegnati con tutti i cittadini sui più disparati temi ambientali, firmando il Protocollo per l’Ambiente anche e soprattutto in direzione delle installazioni spregiudicate e della mancanza di una pianificazione comunale del problema.
Nostro desiderio sarebbe che i partiti che si dichiararono sensibili a tali problemi si facciano ora, con la nuova amministrazione, parte utile affinché vengano affrontati anche da noi a Manduria simili, delicate emergenze».
Legambiente Manduria