La titolare, anche lei cinese, denunciata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione
I Carabinieri del N.A.S. di Taranto, in collaborazione con militari del Comando Provinciale di Taranto, nei giorni scorsi, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto, su richiesta della Procura della Repubblica di Taranto, di un centro massaggi ubicato in Taranto, la cui titolare di nazionalità cinese è ritenuta presunta responsabile del reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
La meticolosa attività d'indagine svolta dai Carabinieri del NAS di Taranto, scaturita da un servizio in campo nazionale disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagata.
Lo sviluppo dell'attività investigativa, svolta con servizi di osservazione, controllo e pedinamento, l'acquisizione documentale e l'escussione di testi, ha consentito di acclarare che l'attività di prostituzione veniva esercitata all'interno del centro estetico/massaggi di
Taranto, di cui è titolare l'indagata; le prestazioni sessuali consistevano nell'esecuzione di massaggi con finalità sessuali mediante il corrispettivo di una somma di denaro extra rispetto al costo dei massaggi tradizionali. Le manipolazioni sessuali venivano eseguite da
dipendenti connazionali che alloggiavano stabilmente all'interno del centro massaggi, mentre l'attività di prostituzione veniva pubblicizzata abilmente mediante inserzione di annunci su siti internet di incontri.
Con il vincolo giudiziario è stata interrotta l'illecita e proficua attività di meretricio, oltre che ad evitare l'afflusso di persone verso il centro abusivo.