«Quelle che vengono annunciate come misure importanti per sostenere le imprese ormai ad un passo dal tracollo, sono in realtà prive di consistenza»
“Quelle che vengono annunciate come misure importanti per sostenere le imprese ormai ad un passo dal tracollo, sono in realtà prive di consistenza. Facciamo la guerra con le armi spuntate, nel momento in cui il Governo con una mano dà, o meglio finge di dare, e con l’altra di fatto ostacola una ripresa delle imprese che possa quantomeno garantire la sopravvivenza”.
E’ il commento della presidente di Casaimpresa Taranto Francesca Intermite al DL Aiuti Ter, laddove fa riferimento agli aiuti pensati per le imprese. L’imprenditrice tarantina non nasconde la delusione e si fa portavoce dei titolari di attività iscritti alla sua associazione.
“Ben venga - prosegue Intermite – la previsione del credito d’imposta del 40% delle spese per le imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale; ben venga il credito d’imposta del 30%, sempre per ottobre e novembre, per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica. Positiva anche la concessione di garanzie gratuite, da parte di SACE e del Fondo PMI, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette. Tutto bene, ma come la mettiamo con le difficoltà che un imprenditore incontra nel momento in cui si ritrova i conti correnti bloccati da Equitalia a causa di debiti finanziari non pagati in precedenza? Si va incontro così ad un nuovo indebitamento e gli aiuti del Governo sono purtroppo solo un‘illusione. Sarebbe stato opportuno, e certamente apprezzato dalle diverse categorie, temporeggiare fino all’insediamento del prossimo Governo, dal quale ci aspettiamo che sia maggiormente realista e che prenda atto delle difficoltà del sistema economico del Paese e delle famiglie, ma anche maggiormente sensibile. In fin dei conti, mancano ormai pochissimi giorni alle consultazione elettorali del 25 settembre”.
“Fondamentale inoltre sarebbe – aggiunge Francesca Intermite – intervenire sulle bollette dei mesi precedenti, prevedendo per esempio ristori del 50% sulle bollette da gennaio ad oggi, con tassazione degli extra profitti per le aziende di distribuzione dell’energia, che hanno avuto dei notevoli vantaggi da una speculazione sconsiderata a danno degli utenti, famiglie o imprese che siano”.