Ogni anno le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte per soggetti con età inferiore ai 65 anni. La campagna è rivolta ai cinquantenni residenti a Taranto e Statte: attraverso chiamata attiva saranno invitati a una prima visita gratuita per verificare la presenza di eventuali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari
Le attività di screening sono fondamentali per la diagnosi precoce ma anche per l’individuazione di comportamenti scorretti o fattori che aumentano il rischio di insorgenza di malattie evitabili. Per questo motivo, ASL Taranto, attraverso il Dipartimento di Prevenzione, ha avviato diversi programmi di prevenzione e di screening.
A partire dal mese di ottobre, ripartirà il programma di prevenzione cardiovascolare e di salute respiratoria, avviato nel 2014 nell’ambito delle attività del Piano Straordinario Salute e Ambiente per Taranto e sospeso per la pandemia Covid.
Il programma è rivolto agli uomini e alle donne di 50 anni, residenti a Taranto e Statte e ha l’obiettivo di individuare coloro che, anche se in buona salute, sono esposti al rischio di malattie cardiovascolari aiutandoli a riconoscere, ridurre o eliminare i fattori di rischio che possono determinare la comparsa delle patologie. Le malattie cardiovascolari, infatti, sono la principale causa di morte per soggetti di età inferiore ai 65 anni. Gli studi hanno evidenziato negli anni molteplici fattori di rischio e, tra questi, i più pericolosi sono ipertensione arteriosa, tabagismo, glicemia, obesità e sedentarietà.
Le persone, individuate in base alla coorte di nascita ed escluse per alcune patologie, verranno invitate a partecipare allo screening che prevede, in prima istanza, una “visita di primo livello”, gratuita e senza impegnativa medica, effettuata dagli assistenti sanitari del Dipartimento di Prevenzione. Dopo una accurata anamnesi, la persona è sottoposta a una serie di esami quali la spirometria, il controllo della pressione arteriosa, la misurazione del peso, della circonferenza addominale e dei livelli di colesterolo e glicemia. Viene somministrato anche un questionario per la valutazione degli stili di vita, come l’abitudine al fumo, il regime alimentare e l’attività fisica. I risultati del questionario vengono raccolti in una scheda valutativa denominata “bilancio di salute preventivo” che, insieme ai risultati degli esami effettuati, permette di individuare se ci sono necessità di ulteriori esami o indagini oppure di percorsi attivi di counselling nutrizionale o per smettere di fumare.
A ottobre si ripartirà con la coorte dei 50enni e i primi ad essere invitati saranno i residenti e le residenti nel Comune di Statte.
“L’individuazione dei fattori di rischio e l’attività di prevenzione sono fondamentali per noi – ha affermato il Direttore Generale della ASL Taranto, Vito Gregorio Colacicco – e sensibilizzare le persone sui comportamenti corretti da tenere è uno dei nostri compiti principali. Le forze messe in campo per l’organizzazione e la gestione di questi programmi di screening sono ingenti proprio per garantire a tutti il corretto approccio alla salute. Per questo invito le persone che riceveranno la chiamata ad aderire con convinzione: ormai è risaputo che la prevenzione è la prima leva sulla quale agire.”
A partire dal 2014, sono state invitate a partecipare allo screening oltre 45mila persone, nate tra il 1958 e il 1979, tramite invio di una lettera a casa e un servizio di richiamata telefonica. Delle persone invitate, il 57% ha aderito alla campagna: sono state quasi 26mila le prime visite effettuate.
Queste prime visite hanno individuato e suggerito i percorsi da seguire per la prevenzione.
Circa mille persone sono state invitate per un approfondimento cardiologico: di queste, 366 si sono sottoposte alla visita gratuita; poco più di duecento hanno risposto che si rivolgono già a un cardiologo privato, mentre 272 hanno rifiutato l’appuntamento o sono risultate irreperibili.
Anche per le visite pneumologiche sono state contattate poco più di mille persone: di queste, 713 si sono sottoposte alla visita gratuita mentre 70 hanno comunicato di essere già seguite da uno pneumologo.
Quasi 14mila, invece, sono state le persone individuate per il counselling nutrizionale. Di queste, seimila hanno aderito al programma e si sono sottoposte a una prima visita specialistica e altrettante sono state le visite successive.
I soggetti per i quali è stato individuato il rischio legato alla dipendenza da fumo sono stati, infine, oltre 7mila e cinquecento: tutti loro sono stati sottoposti a un breve colloquio per sensibilizzarli sulla necessità di smettere di fumare per tutelare la propria salute. Oltre 360 persone hanno poi partecipato a trattamenti di gruppo o individuali.