Castronuovo (Casartigiani): «Ora anche i Comuni facciano la loro parte, in attesa del Governo»
La Regione Puglia ha sospeso fino al prossimo 30 giugno 2023 i mutui delle 16 mila imprese beneficiarie delle misure regionali Nidi, Tecnonidi, Microcredito e Fondo a favore delle Reti per l’internazionalizzazione.
Una mano concreta alle piccole e medie imprese pugliesi, messe a dura prova dall’impennata dei costi dell’energia e dalle ripercussioni del conflitto russo-ucraino.
L’azione richiesta a gran voce nei mesi precedenti da tutte le associazioni di categoria regionali è stata attuata dalla Regione Puglia.
«Riteniamo utile, in questo momento drammatico per le imprese, bloccare le rate dei finanziamenti regionali, cosi permettendo alle imprese di conservare liquidità nelle proprie casse e fronteggiare le spese di energia» dichiara Stefano Castronuovo, coordinatore regionale di Casartigiani Puglia. «Anche la nostra federazione regionale aveva chiesto la sospensione nelle scorse settimane. Certo non è la soluzione alle problematiche che stanno vivendo le imprese, ma è un segnale verso la difficoltà delle stesse e per questo ringraziamo la giunta regionale e gli assessori Delli Noci e Piemontese».
Castronuovo continua coinvolgendo i Comuni e la Provincia: «Ora pero tocca anche ai Comuni e alla Provincia dare un segnale verso le imprese: bisogna intervenire subito sui costi dei servizi comunali e provinciali e sulle relative imposte e tasse, oltre all’efficentamento dei servizi locali e agli iter amministrativi troppo lenti che bloccano l’economia (ad esempio penso a tutte le pratiche giacenti negli uffici tecnici dei Comuni e della Provincia). In questo momento tutti devono fare la propria parte, per questo abbiamo scritto a tutti i Comuni della provincia di Taranto e al presidente provinciale per sollecitare incontri urgenti e un piano di azioni a favore delle imprese. Il principio che stiamo seguendo è basato sull’idea che se le imprese chiudono, il sistema Paese chiude. Le conseguenze occupazionali, economiche e sociali sarebbero irreversibili. I dati sono allarmanti: ogni giorno chiudono nel solo comune di Taranto 5 imprese dei vari settori e dei vari comparti».
Conclude Castronuovo: «In attesa di azioni concrete e risolutive da parte del futuro Governo e dalla Comunità Europea è utile che gli Enti locali facciano la loro parte risolvendo problemi atavici che in questo momento possono aiutare le imprese».