Alla base del progetto la semplificazione degli adempimenti burocratici e il riciclo dei rifiuti agricoli
Una rinascita del Sud a partire dall'agricoltura. Innovazione tecnologica, sostenibilità e filiera corta sono le chiavi del successo agricolo nella terra delle delizie e delle rinnovabili. Servono tuttavia misure a sostegno di un comparto in crisi e la promozione della produzione locale per aprire una nuova stagione dell'agricoltura. Il progetto Libera il Campo di Ifoa e Legambiente è un valore aggiunto al Protocollo di Intesa per la gestione dei rifiuti agricolipromosso nel febbraio 2009 dalla Provincia di Bari. L'accordo ha reso possibile la stipula di accordi di programma tra enti pubblici, associazioni di categoria e consorzi e Libera il campo intende adesso contribuire a creare una comune sensibilità ambientale nei soggetti economici e nei cittadini sulla ripercussione ecologica delle scelte operate nella vita quotidiana e nelle modalità di lavoro, in linea con gli orientamenti della Comunità Europea. Il progetto è vincitore del bando promosso dalla Provincia di Bari per beneficiare dei fondi P.O.R. Puglia FSE 2007-2013 ASSE IV – Capitale Umano “Informazione e sensibilizzazione in materia di sostenibilità ambientale” per gli aiuti alle piccole e medie imprese e, per non vanificare i progressi, si propone di far aderire al protocollo gli operatori agricoli, passaggio fondamentale per usufruire dei vantaggi offerti dall’accordo. Libera il campo si propone di favorire la semplificazione degli adempimenti burocratici a carico degli agricoltori e prevenire ogni possibile forma di smaltimento incontrollato, attraverso la diffusione dell’utilizzo di beni e prodotti a basso impatto ambientale e l'uso della raccolta differenziata dei rifiuti agricoli, in particolare di natura plastica, al fine di immetterli nei corretti circuiti di smaltimento e riciclaggio. Come? Con la partecipazione di Coldiretti, un'efficace e capillare azione informativa e di sensibilizzazione verso gli operatori agricoli ed i loro tecnici e con il necessario scambio di esperienze tra diverse realtà territoriali a beneficio di tutti gli attori della filiera.
Il progetto prevede laboratori di aggiornamento sulle tematiche della gestione dei rifiuti agricoli; seminari informativi/formativi sugli obiettivi e i meccanismi di semplificazione burocratica definiti nel Protocollo di Intesa e destinati agli imprenditori agricoli della Provincia di Bari; azioni di Audit per assistenza tecnica individuale presso le imprese agricole interessate dai seminari svolte dai tecnici delle associazioni di categoria e da studi tecnici specializzati. Verrà attivato inoltre un concorso a premi rivolto agli imprenditori agricoli e un altro concorso indirizzato agli istituti tecnici agrari e professionali per l’agricoltura del territorio, che metterà in palio una piccola isola ecologica per la raccolta differenziata da installare nell’istituto scolastico vincitore. A fare da corollario, un mercatino di prodotti agricoli per promuovere i valori della filiera a Km zero, le produzioni e le tipicità locali.
Ifoa e Legambiente, promotori del progetto, con il partenariato della Coldiretti, hanno pianificato la realizzazione di un'alleanza tra agricoltori, associazioni e istituzioni locali, accomunati dalla visione della terra come bene da salvaguardare. Nasce così un nuovo agricoltore capace di conciliare innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, prodotti buoni e salute. Un agricoltore che trova piena soddisfazione e ampio spazio anche nel mercato nazionale.
“La nostra proposta parte dal presupposto che grande parte degli operatori agricoli non ha bisogno solo di sensibilizzazione sulla sostenibilità ambientale delle pratiche agronomiche, - dichiara Vito Brugnola, Responsabile di Ifoa - ma di strumenti e servizi per praticarla nel concreto e, comunque, questo progetto 'libera il campo' anche da vecchi alibi e preconcetti, chiamando tutti gli attori della filiera a giocare a viso aperto la propria parte”.
Per Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia “La Green Economy costituisce nel Mezzogiorno un’enorme opportunità di crescita occupazionale e di sviluppo fondato sulla qualità e sul rispetto del territorio. Guidati dalla qualità e dalla sostenibilità, - continua - possiamo trainare l'economia, l'efficienza e l'innovazione per rispondere meglio alle sfide del mercato. Occorre ogni sforzo possibile perchè le singole imprese siano all’avanguardia nell’innovazione tecnologica e portino risultati straordinari in campo ambientale. Libera il campo contribuisce a creare un contesto favorevole alla ricerca e allo scambio di innovazioni in campo ecologico nel Sud Italia”. “L'iniziativa, realizzata in collaborazione con Ifoa e Legambiente, si inserisce nel progetto di Coldiretti per 'Una filiera agricola tutta Italiana', che pone alla base di un nuovo modello di agricoltura i valori della trasparenza e della responsabilità. - dichiara Donato Fanelli, Delegato Nazionale dei Giovani di Coldiretti - Un'agricoltura, dunque, che tende a coniugare gli interessi delle imprese agricole con quelli collettivi della società e dei consumatori, attraverso la valorizzazione delle peculiarità, della qualità del Made in Italy e non da ultimo della qualità dell'ambiente per la salute delle persone che ci lavorano e per la sicurezza alimentare da garantire ai consumatori. Parlare oggi di una agricoltura pulita e rispettosa dell'ambiente significa essere consapevoli di ottenere vantaggi competitivi sul mercato offrendo prodotti sicuri e sani.”