sabato 23 novembre 2024


29/11/2022 10:02:39 - Manduria - Attualità

«La politica continua a prendere decisioni scellerate, che inevitabilmente col tempo presentano il conto. Come ad esempio quella delle trincee drenanti con annesso scarico in mare…»

«Protezione dell’ambiente, sicurezza sul lavoro, risparmio energetico, riduzione degli sprechi, sono responsabilità sociali per le quali ognuno può e deve fare qualcosa. I nostri gesti e i comportamenti contano più delle nostre parole».

Le tragedie, che ormai si verificano con regolare cadenza negli ambienti in cui la natura è stata violentata dall’uomo, sembra non insegnino nulla. L’ultima in ordine di tempo è quella di Ischia, per la quale abbiamo raccolto le riflessioni di Agostino Capogrosso, consigliere comunale di GEA.

«Quello che è accaduto conferma l’incapacità della politica di agire in maniera preventiva o, ancor peggio, di procedere con sanatorie “di massa”» prosegue l’ing. Capogrosso. «La natura non perdona e l’uomo non impara! La politica continua a prendere decisioni scellerate, che inevitabilmente col tempo presentano il conto.

Mi riferisco anche a Manduria, purtroppo, e nello specifico al progetto delle trincee drenanti alla Marina con annesso scarico a mare, su cui persino ARPA si è finalmente espressa con una posizione fortemente critica. Progetto da me profondamente contestato, in quanto gravato da criticità enormi, incluse quelle legate proprio alla posizione delle trincee stesse, a valle della dorsale murgese costiera (Demani), con imprevedibili conseguenze per le abitazioni a valle in caso di eventi meteorici a carattere torrenziale, che tutti sappiamo essere sempre più frequenti. Solo agli occhi di una politica ottusa e pressapochista, tali criticità potevano non essere considerate.

Il problema è culturale: quando lo Stato è ottuso, e non si cura o non sa curarsi dell'interesse collettivo accade, prima o poi, cio che è accaduto ad Ischia!».











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