L’incontro si inserisce nel progetto “Legalità e Giustizia tra Scuola Cittadinanza e Comunità”
Lunedì, alle 18, presso il palazzo delle Servite, è in programma l’incontro con Maria Grazia Trotti, che si inserisce nel progetto “Legalità e Giustizia tra Scuola Cittadinanza e Comunità”, promosso dall’Amministrazione comunale e il presidio di Libera intitolato al Capitano Emanuele Basile.
Dopo aver ospitato, la scorsa settimana, Toni Mira, protagonista del secondo racconto che i proponenti hanno voluto invitare è Maria Grazia Trotti.
Maria Grazia Trotti vive a Vigevano e insieme alla sua famiglia, negli anni Novanta, era proprietaria di una gioielleria. Nota soprattutto per essersi opposta al Clan Valle dopo aver pagato per un anno intero il pizzo.
Nel 1991 un furgone aveva sfondato la sua vetrina. Al volante del mezzo c’era un parente del clan.
Nel gennaio del 1992, sapendola bisognosa di denaro per la riparazione dei danni, i criminali si presentano al negozio offrendosi di sostenere le spese. Un prestito di 20 milioni delle vecchie lire su cui Trotti in meno di un anno pagherà interessi al 400 per cento. Quando ha comunicato loro che non sarebbe più riuscita a pagare sono iniziate le minacce al figlio, morto tragicamente in un incidente qualche anno dopo, e al marito.
Così ha denunciato ottenendo il sostegno delle Forze dell’Ordine. Dopo due anni, ci sono stati arresti e condanne, ma è solo nel 2014 che la Cassazione riconosce il clan Valle come una cosca ‘ndranghetista.
Tramite la sua associazione «Vigevano Libera dalle mafie, dall’usura e dall’estorsione», con alcuni professionisti e uno psicologo, Trotti sostiene il percorso di reinserimento delle vittime come lei.
All’incontro con la cittadinanza interverranno il sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro e il referente di Libera Manduria Vincenzo Di Maglie. Modererà l’incontro Domenico Facchini, socio dell’associazione.