sabato 23 novembre 2024


17/01/2023 10:34:52 - Manduria - Attualità

Un po’ come accaduto per i parcheggi a pagamento lungo la litoranea: tassazione per tutta la giornata senza aver varato un unico atto per sostenere il turismo…

«Cosa vuoi che sia un biglietto d’ingresso di un euro e 50 centesimi?».

E’ questa la domanda che più persone si sono poste quando si è appresa la decisione, storica, dell’attuale Amministrazione di introdurre, per l’edizione 2023 della Fiera Pessima, un biglietto di ingresso.

E’ sicuramente una cifra modesta, ma non è questo, a nostro avviso, il punto.

Noi ribaltiamo la domanda: perché introdurre un biglietto di ingresso per una fiera che, da anni, ormai non ha più appeal, né per gli espositori (il cui livello medio, con alcune eccezioni, è sempre più basso), né per i visitatori (il cui numero è sempre abbastanza elevato solo perché c’è chi, soprattutto fra i manduriani, vi si reca solo per trascorrere, in modo differente, la serata)?

Crediamo che sarebbe stato legittimo richiedere un ticket al termine di un vero lavoro di rilancio della fiera, che ormai offre pochi contenuti realmente interessanti, se è vero, come è vero, che gli stand più gettonati sono ormai quelli della gastronomia…

La fiera ha tante “rughe” e dimostra tutti gli anni che ha: poteva andare bene sino a 15-20 anni fa, ma oramai ha poco senso, così come è strutturata.

Crediamo sia superfluo ripeterci: serve un ente fiera ed è fondamentale che l’azienda cui si demanda l’organizzazione possa iniziare a lavorare almeno da settembre-ottobre, affinchè sia possibile selezionare gli espositori.

Ma a Manduria si preferisce, così come accaduto lungo la litoranea in estate per i parcheggi, navigare contro-corrente: si passa all’incasso per ogni piè sospinto, salvo rimandare qualunque tipo di intervento per far realmente crescere l’economia cittadina.

Che senso ha avuto introdurre i parcheggi a pagamento lungo la litoranea sin dal primo mattino (peraltro, al contrario di ciò che accade nella vicina Campomarino) e anche su tantissime vie interne, se i servizi continuano a latitare?

Che senso ha introdurre il ticket a pagamento per la Fiera Pessima, se poi i contenuti saranno gli stessi degli anni scorsi? Si corre il rischio di perdere anche una parte degli espositori più abituali, che sino allo scorso anno facevano affidamento sul numero di visitatori per cercare di far fronte almeno alle spese…

Magari, con qualche festa e festino in meno (quante centinaia di migliaia di euro ha speso il Comune in due anni e mezzo per concerti, feste di piazza, ecc ecc?), si potrebbe fare economia nel Bilancio, consentendo, in questo periodo di grave crisi economica, l’accesso alla fiera anche a chi vive momenti di disagio.











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