domenica 24 novembre 2024


06/02/2023 11:00:56 - Manduria - Calcio

Al rammarico per non aver conquistato il trofeo, la gioia per la grande mobilitazione della tifoseria, una componente essenziale dalla quale partire per una programmazione ancora più ambiziosa

Il responso della contesa agonistica ha lasciato l’amaro in bocca a tutti: la Coppa la esporrà, nella propria bacheca, il Manfredonia. Ma, realisticamente, dopo la sciagurata trasferta in terra foggiana, le speranze di ribaltare lo 0-3 erano davvero ai minimi termini. Nella partita d’andata il Manduria ha ripresentato il campionario di errori che, più di qualche volta, ha compromesso anche l’esito delle partite di campionato. Dopo il cambio di tecnico, insomma, la conferma che, evidentemente, l’organico allestito per questa stagione e poi “ritoccato” con il mercato di dicembre non possiede le qualità per imporsi a questi livelli. Nel Manfredonia vi sono vari elementi di categoria superiore, in un mix di gente esperta nei ruoli cardine e di promettenti giovani a completare il roster.

Ma la stagione non è terminata. Quest’anno sono stati previsti i play off e, quindi, sarà fondamentale piazzarsi nei primi quattro posti al termine della stagione regolare, per poi giocarsi tutto nella post season. D’altronde, sino alla prossima primavera, il lavoro di mister Branà potrebbe produrre ulteriori buoni frutti (magari rivedere sempre all’opera la grinta e la determinazione viste nell’ultima mezzora della partita di ieri, con D’Ettorre di una spanna sopra a tutti), e non si può escludere a priori involuzioni in altri club.

Ma se anche dovesse andare male, crediamo che in questa stagione siano state poste le prime basi per costruire un’annata, la prossima, ancora più ricca di soddisfazioni. Il tecnico bravo c’è (Branà), diversi calciatori di buon livello ci sono già e. soprattutto, c’è una componente essenziale per poter attuare programmi ambizioni: la tifoseria.

Da anni non si vedeva tanto entusiasmo sulla tribuna del “Dimitri”. La gente ha a cuore le sorti del Manduria e certamente, come accaduto con la precedente promozione in serie D, garantisce calore e supporto alla squadra.

Con la certezza che, finalmente, lo stadio potrà presto contare su un tappeto erboso all’altezza della situazione anche nelle stagioni piovose (quello in erba sintetica, già deliberato dal Comune), non si può non scrutare il futuro con positività, se non proprio con entusiasmo.

Ecco, il retrogusto della finale di ritorno di ieri ha anche questo aspetto dolce. Si riparta da queste considerazioni e, siamo certi, i vessilli biancoverdi ritorneranno sempre più in alto…

MANDURIA-MANFREDONIA 1-0

MANDURIA: Maraglino; Massimo (s.t. 23’ Dorini), Pino; Acquaro, Fai (s.t. 23’ Sulmaister), D’Ettore; D’Arcante, Kouame (s.t. 7’ Cavaliere), Russo, Pignataro, Perdicchia (s.t. 7’ Desiderato). A disposizione: Leone, Tarantino, Coronese, Monopoli, Calò. All.: Branà

MANFREDONIA: Chironi, Conticchio, D’Aiello; Montrone, Giambuzzi (s.t. 33’ Turitto), Salvatore; Biason, Lobosco (s.t. 42’ Quitadamo), Lopez (s.t. 40’ Makota), Morra, Bevilacqua (s.t. 46’  Cirillo). A disposizione: Bellavista, Lauriola, Fornaro, Dinielli, Attah. All.: De Candia.

ARBITRO: Cianci di Bari

GOL: s.t. 34’ D’Ettorre

NOTE - Ammoniti: D’Arcante (Mand), Chironi, D’Aiello, Salvatore, Morra (Manf).











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