Nella proposta vincente, Pirene si è impegnata a vendere gli stand agli espositori al prezzo di 42,75 euro al mq (ovvero a meno dei 45 euro previsti nel capitolato), con una superficie coperta di 4.800 mq e scoperta di 2mila mq
Fiera Pessima 2023, l’azienda Pirene si è aggiudicata la gara per l’allestimento e la gestione della mostra marzolina della città messapica.
L’azienda di servizi, con sedi a Milano, Roma, Firenze e Napoli, si è aggiudicata la gara con un ribasso del 5%, a partire da una base d’asta di poco più di 212mila euro, superando per maggiore congruità qualitativa ed economica l’offerta presentata dall’altra sola concorrente, la Man Solution di Pulsano, che aveva gestito la fiera nell’edizione dello scorso anno.
Nella proposta vincente, Pirene si è impegnata a vendere gli stand agli espositori al prezzo di 42,75 euro al mq, ovvero a meno dei 45 euro previsti nel capitolato.
Anche l’allestimento sarà più esteso di quello richiesto in fase di gara, arrivando a impegnare complessivamente una superficie di oltre 4800 mq, di cui poco più di 2000 scoperti. Come nelle passate edizioni, saranno sempre agricoltura, artigianato, enogastronomia, turismo e wedding i settori maggiormente rappresentati in fiera.
A completamento degli appuntamenti fieristici che saranno organizzati dal Comune, Pirene ha inoltre proposto diverse altre attività, tra cui il concerto di una street band all’inaugurazione, show cooking quotidiani, una conferenza sulla Puglia come destination wedding, diversi laboratori per bambini (orto didattico, cromoterapia, amici animali) e per adulti (artigianato locale, taranta), un concorso fotografico denominato “Postcard from Manduria”.
Pirene è una società attiva sull’intero territorio nazionale nei settori degli eventi, della comunicazione, della consulenza aziendale e dei servizi per la Pubblica Amministrazione. Concessionaria dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in portfolio vanta clienti del calibro di Anas, Ministero della Salute, Università Federico II di Napoli, Johnson & Johnson, Invitalia, Ispra, Pfizer, Roche, Regione Umbria e Regione Siciliana.